l clima mite, la ricca vegetazione e il terreno fertile del Chianti hanno fatto sì che le sue colline fossero abitate sin dal secondo millennio a.C.. Furono gli etruschi a modificare per primi il paesaggio chiantigiano. Essi passarono dalla pastorizia all’agricoltura fino ad arrivare all’introduzione della coltivazione della vite.
Agli Etruschi succedettero i Romani che dettero un grande contributo all’agricoltura, iniziando, in particolare, la coltura dell’olivo. Con la fine dell’Impero, la zona del Chianti conobbe secoli di decadenza. Un periodo significativo per la storia del Chianti è sicuramente il Medioevo. Nel Medioevo, la Siena ghibellina dell’Imperatore e la Firenze guelfa del Papa, si scontrarono più volte nel territorio chiantigiano per estendere i propri domini. All’inizio del Duecento si ebbe una prima tregua che stabilì una linea di confine tra le due città rivali, assegnando a Firenze il controllo del Chianti. Durante la dinastia dei Medici, il territorio del Chianti visse un periodo di prosperità e di pace. Sono questi gli anni in cui si diffonde la coltivazione delle vigne e si comincia a produrre il vino.










