La spaventosa partita
Durante un uggioso pomeriggio a Como, nell’ora di motoria, la classe 1E si stava allenando nella grande palestra della scuola. Ad un certo punto si alzò un forte vento e la pioggia iniziò a battere più forte sul tetto. I ragazzi non erano preoccupati, infatti pensavano fosse un normale temporale e quindi continuarono la loro partita di pallavolo. Le femmine giocavano contro i maschi ed erano in vantaggio. La partita continuava e i maschi riuscirono a recuperare le ragazze. Era giunto il momento del set finale che avrebbe decretato il vincitore. Era un testa a testa continuo, ad un certo punto saltò la luce e si sentì un grande tuono, subito dopo la luce riapparve. Il match si concluse con la vittoria delle ragazze. Dopo aver fatto stretching gli alunni si recarono nei rispettivi spogliatoi.
Mentre si cambiavano saltò nuovamente la luce e si sentì un urlo agghiacciante provenire dalla palestra. I ragazzi, muniti delle torce dei cellulari, corsero subito lì e videro una spaventosa scia di sangue che conduceva verso il lungo corridoio che portava all’uscita. Proseguirono seguendo la scia e trovarono il corpo del loro professore assassinato. I ragazzi, presi dal panico, corsero verso l’uscita, ma la trovarono chiusa da una catena con un grosso lucchetto, perciò provarono a cercare aiuto nel bar vicino. Una volta entrati trovarono il luogo deserto e sotto sopra, come se ci fosse stata una lotta.
Così tornarono velocemente nella palestra. La luce si riaccese, i ragazzi provarono a chiedere aiuto con il cellulare, ma non c’era campo poiché all’esterno il temporale era peggiorato e in quel momento capirono di essere da soli.
Ad un certo punto sentirono dei passi e una sonora risata squarciò il silenzio, non sapevano bene da dove provenisse in quanto sembrava un eco lontano. I passi si facevano sempre più vicini, così alcuni ragazzi decisero di scappare e nascondersi mentre i più coraggiosi rimasero in palestra. Questi ultimi videro entrare dalla porta un uomo che trascinava un’ascia sporca di sangue, quello del loro professore, così cercarono di scappare, ma l’uomo correva più veloce e qualcuno non ce la fece. Gli altri andarono ad avvisare i compagni che si erano nascosti, ma anche alcuni di questi erano stati uccisi.
Nel frattempo, dato che la classe non era ancora ritornata a scuola e nessuno aveva sentito notizie, mandarono dei professori a controllare. Quando questi arrivarono al cancello lo trovarono sbarrato e notarono una scia rossa che portava a un corpo steso a terra. Non vedendo bene e non sapendo quindi chi potesse essere chiamarono immediatamente la polizia.
I ragazzi, ignari dell’imminente arrivo della polizia, escogitarono un piano per attaccare il misterioso aggressore: si divisero in due gruppi, il primo avrebbe distratto l’uomo, il secondo lo avrebbe attaccato. Il primo gruppo si recò nella palestra all’aperto facendo molto rumore, così da farsi seguire. Il secondo gruppo, dopo essersi assicurato che l’uomo cadesse nella trappola, andò nello sgabuzzino e trovò delle mazze da baseball e altri strumenti.
I ragazzi raggiunsero il primo gruppo e insieme riuscirono a sconfiggere l’aggressore, anche se molti rimasero gravemente feriti. Nel frattempo era arrivata la polizia, questa arrestò l’uomo che si scoprì essere uno psicopatico fuggito da un manicomio che, avendo visto i ragazzi fare lezione e divertirsi aveva deciso di ucciderli. Alla fine di questa triste vicenda i ragazzi sopravvissuti tornarono a casa.
FINE
Published: Dec 18, 2020
Latest Revision: Dec 18, 2020
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