Introduzione
Spesso, quando il mondo circostante ci appare “fuori fase”, quando spiegare ciò che vediamo riesce difficile o complicato, alcuni di noi scaricano le emozioni assorbite attraverso gli occhi, scrivendo. Questo, per quanto riguarda le “poesie”. In realtà c’è chi le interpreta, appunto, come poesie, mentre altri scorrono le parole come quando si legge un giornale o un qualunque libro, non riuscendo a trovare la giusta sintonia e non sentendo la spinta empatica che il compositore cerca di lasciare. La cosa difficile delle poesie, è proprio questa; per capirle ed apprezzarle, ci si dovrebbe trovare nello stesso stato d’animo dello scrivente nel momento in cui componeva, ed è raro che succeda (ma non impossibile!!). Per lo stesso poeta, rileggendo a distanza di tempo un suo componimento, la sensazione può variare in meglio o in peggio. Se per esempio, quando ha scritto “quel brano” era avvolto in una nuvola di estrema tristezza e quando la riprende il peggio è passato, coperto da centinaia di altre sensazioni, ecco che, lui stesso, fatica a ricordare l’emozione profonda generata da ciò che ha scritto. Per quanto riguarda le teorie, invece, possiamo anche chiamarle con il loro nome più comune: “opinioni”!! In questo caso, è risaputo, che ognuno ha le sue, dettate dalle esperienze vissute, dai punti di vista e da ciò in cui si crede. Se, per ipotesi, una di queste “teorie” affronta il tema della religione, va da sé che, tenendo conto del gran numero di religioni esistenti, a parte un possibile filo conduttore, ogni persona avrà una sua visione della cosa. Questo vale per qualsiasi argomento. Per questo tengo a precisare che, quelle riportate di seguito, sono “pareri” strettamente personali e quindi non assoluti, bensì aperti a qualsiasi confronto o dibattito. Perché, secondo me, abbiamo tutti qualcosa da insegnare, ma, soprattutto, abbiamo tutti qualcosa da imparare. Ovviamente, questa, è solo una mia “teoria”!! Spero che, in queste poche righe, ognuno di coloro che leggerà, potrà trovare un’emozione, un pensiero adatto alla vita vissuta da ognuno.
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Angoscia Mortale
Fiamme tutt’intorno,
crepitio della mente.
Confusione mista a ardore,
ma per il cuore niente.
M’investe risonanza
d’antiche guerre fratricide
ed egli, solo, in questa stanza
ascolta, guarda e non sorride.
Lacrime secche
han segnato il volto mio
ed il sangue dalla cenere sporcato
ha il color delle preghiere che rivolgo a Dio.
Nulla s’ode ormai
che non rassomigli a un pianto
e a nulla vale
innalzar nell’aire, questo canto.
Che guerra fu mai questa?
quale abominio, dispensator di morte,
le nostre menti appesta?
Giudice ignaro diventai,
di questo desolato e desolante orrore
e pur considerandolo per giusto,
delle mie mani non arrestai il tremore.
Poi una leggiadra voce udii
da dentro il fumo
e pur non comprendendo bene quel parlare,
andai di corsa; come per seguire il cuore.
Trovai la morte, bella,
ad aspettarmi,
che con grande timidezza disse
che dovea parlarmi.
La guardai sereno,
in quei profondi occhi neri
e mentre muto l’ascoltavo,
mi parea di poter leggerle i pensieri.
E vidi in lei l’angoscia e le tristezze tutte,
che come un manto, nero di dolore,
trascinavan seco, l’odore acre, ributtante
de la putrefazione e di tante,
tante cose brutte.
Fiamme tutt’intorno,
crepitio della mente.
Confusione mista a ardore,
ma per il cuore niente.
Guerre vecchie e nuove arriveranno,
a portar via tanta brava gente,
perché un vecchio o nuovo ricco l’ha deciso.
Ed è per questo, solo per questo
che loro moriranno……
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Published: Dec 18, 2020
Latest Revision: Dec 18, 2020
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