La carta: lavorazione e storia

by Biagiopio Ferrara

Artwork: BiagioPio Ferrara

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La carta: lavorazione e storia

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Artwork: BiagioPio Ferrara

  • Joined Dec 2020
  • Published Books 2

Ciao mi chiamo BiagioPio e oggi parlerò della carta 

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Mi piace molto la carta perché prima di tutto senza essa non potremmo scrivere o studiare sui libri ma un lato negativo è che la carta è fabbricata da legno che viene sciolto quindi si inquina ma se lasciano le radici dell’albero quelli potranno ricrescere e quindi produrre un nuovo albero che poi verrà tagliata

 

Ecco un video di come viene prodotta la carta:

 

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Ci sono vari tipi di carta che variano in base al tipo di carta ecco i tipi:

CARATTERISTICHE:

POROSITA ‘ capacità di assorbire l’umidità ed inchiostri 

CARATTERISTICHE GRAMMATURA densità espressa in g / m 2 supporto: 80 g / m 2 elevata: 150 g / m 2 

OPACITA ‘ capacità di non lasciarsi attraversare dalla luce

RESISTENZA a trazione, strappo, piegatura 

PER USO GRAFICO:

PER SCRIVERE quaderni,  carta da lettere che sono poco assorbenti, opache ed hanno una elevata grammatura

DA STAMPARE 

libri,  periodici hanno una bassa grammatura, più o meno lucida e quotidiani che hanno una scarsa qualità, porosa e hanno una bassa grammatura

DA DISEGNO

elevata grammatura, bianca, sia liscia che ruvida

PER STAMPANTI

  resistente, liscia e hanno una media grammatura.

PER IMBALLAGGI:

PER IMBALLAGGI CARTONE ONDULATO

CARTA DA PACCHI

grandi imballaggi, mobili, complementi di arredo 

resistente, chiamata anche  kraft (=forte), color tabacco 

molto rigida  e leggera 

CARTONCINI diversi fogli incollati o  pressati tra loro con  

elevata grammatura

CARTA VELINA 

avvolgimento di scarpe, vestiti,…  con bassa grammatura e abbastanza trasparente

USI DOMESTICI

carta igienica, per fazzoletti,  tovaglie, tovaglioli, uso medico con bassa grammatura e abbastanza trasparente 

 USO INDUSTRIALE carta vetrata, cartongesso, carta fotografica, carta da parati,…

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ecco cos è la grammatura:

l valore della densità della carta si riferisce allo spessore del supporto cartaceo e viene espressa con la cosiddetta grammatura, ossia il valore in grammi per metro quadro. Nell’ambito della tipografia, online e offline, questo valore è molto usato per definire diverse tipologie di carta che vengono impiegati in ambiti differenti della stampa. Prodotti di stampa diversi necessitano di grammature diverse, dato che la consistenza e il peso specifico richiesti variano a seconda della funzione del prodotto (biglietti da visita, volantini, pieghevoli, brossure, ecc.)

Ecco una foto della grammatura della carta:

grammatura carta

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ecco un tipo di scheda che si usa per la grammatura della carta:

 

 

 

 

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Ci sono vari 3 tipi  di paste per creare la carta.

 

C’è la carta realizzata con le piate tipo lino, cotone, canapa (ecc.)

 

Ecco le piante canapa cotone lino:

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poi c’è la pasta realizzata con il legno ma ci sono 3 tipi di paste realizzate con il legno e sono i seguenti:

 

come prima pasta realizzata con il legno è quella pasta fatta con paste di cellulosa o chimiche che hanno una sminuzzatura in chips che hanno un trattamento chimico ad alte temperature (T<150°) ed ha una resa del 50%

 

ecco una foto della cellulosa:

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poi c’è la pasta termomeccanica che ha una sminuzzatura in chips ed ha un trattamento chimico ad alte temperature <100°

ed ha una resa del 95%

 

Scatola Grande per Traslochi

 

 

 

 

 

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poi ci sono le paste meccaniche che hanno una sfibratura ed hanno una raffinazione a freddo ed ha una resa del 95%

 

 

SFIBRATURA=

Opera di asportazione delle fibre a tessuti vegetali, a carta, ecc., con apposite macchine.
RAFFINAZIONE=
Denominazione generica di procedimenti tecnologici atti a liberare, con mezzi chimici o fisici, un prodotto naturale o artificiale da eventuali impurità in esso contenute (sostanze estranee o inquinanti, odori o colori indesiderabili, ecc.), o rivolti a ridurne la grana.
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poi ci sono le paste realizzate con la carta da macero che si fa uno sminuzzamento poi gli inchiostri vengono eliminati e poi viene ridotta in poltiglia con acqua calda.

 

 

Ecco un’immagine della carta da macero.

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nelle scorse pagine abbiamo incontrato la parola resa e significa che  vengono indicate diverse figure di merito che fanno riferimento alla quantità di prodotto che si è riusciti ad ottenere da una reazione chimica.

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ECCO LA STORIA DELLA CARTA IN SINTESI

 

La carta ha origini lontane, non solo nel tempo ma anche nello spazio. Nel 105 d.C. Ts’ai Lun informa l’imperatore della Cina di aver fabbricato un nuovo materiale adatto alla scrittura, usando solo “vecchi stracci, reti da pesca e scorza d’albero”.

La tecnica era davvero rivoluzionaria perché si basava sull’idea di intrecciare fibre ottenendo così un materiale leggero, economico e resistente. La scoperta varca ben presto i confini della Cina: gli scritti buddisti si diffondono in Giapppne grazie al monaco Dokio, e insieme ai testi si diffonde anche il nuovo materiale su cui sono scritti; ben presto i giapponesi diventano essi stessi abili fabbricanti di carta. Nel 750 d.C. un prigioniero cinese, cartaio di professione, insegna agli Arabi la tecnica di fabbricazione, che tramite questo popolo si diffonde in Spagna per poi arrivare, attorno all’anno 1000, in Italia.

Prima della carta

Prima dell’invenzione della carta molti materiali erano stati usati come supporto per la scrittura: argilla. legno, osso, bambù. papiro, pergamena. Non erano però di grande praticità, essendo ingombranti, fragili, difficili da adoperare e da trasportare. Il papiro, in particolare, ebbe notevole diffusione tra gli Egizi. Si ricavava dalla parte interna del fusto di una pianta di papiro: veniva tagliato in strisce sottili che venivano poi stese verticalmente. una accanto all’altra. Un secondo strato era poi disposto in modo perpendicolare al precedente. le fibre così sovrapposte comprate e seccate e assumevano l’aspetto di un vero e proprio foglio. I fogli di papiro erano però molto fragili e non collegati I fogli di papiro, che si sarebbe rovinato con l’uso.

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