by Giuseppe Iollo - Illustrated by Amoriello Anna Rita, D'Alessio Anna, De Lucia Maddalena, Iollo Giuseppe, Mennito Pasqualina - Ourboox.com
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La peste in Omero e Tucidide

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Artwork: Amoriello Anna Rita, D'Alessio Anna, De Lucia Maddalena, Iollo Giuseppe, Mennito Pasqualina

  • Joined May 2021
  • Published Books 4

Il primo testo letterario pervenutoci riguardante lo scoppio di grandi epidemie è l’Iliade di Omero. Il poema si apre proprio con l’immagine di una pestilenza che colpisce gli Achei. La pestilenza è causata da Apollo, in seguito ad un’offesa ai danni del sacerdote Crise, il quale si recò dal sovrano Agamennone per dargli un riscatto in cambio della figlia Criseide. Agamennone scacciò in malo modo l’anziano sacerdote dall’accampamento e Crise si sentì profondamente indignato dal gesto del sovrano e si sentì parecchio offeso. Crise si allontanò allora dall’accampamento e invocò il dio Apollo, chiedendogli di punire severamente Agamennone. Avendo udito le invocazioni, il dio durante la notte armato di arco e frecce, scese dall’Olimpo e iniziò a scagliare le sue frecce sull’accampamento acheo facendo fuori cani, cavalli e soldati. La colpa era di Agamenomme che aveva commesso una colpa molto grave: aveva peccato di ύβρις, di tracotanza o, per dirlo in altre parole, Agamennone pecca di superbia.

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Apollo in questa scena viene rappresentato come una sorta di killer.
D’altronde la radice del nome Apollo è la stessa di un verbo greco che in italiano vuol dire “uccidere”, il
verbo απόλλυμι. Nell’opera Omero ci fornisce un importante dato: la contemporaneità dei termini guerra
e peste (πόλεμος e λοιμός in greco), inoltre ci parla di un principio che riguarda tutta la cultura classica e
non solo: la colpa dei capi ricade sempre anche sugli innocenti. Questa credenza secondo la quale la peste
fosse causata da una divinità, durò in Europa per molto tempo. Ne è testimonianza il martire del III secolo
San Sebastiano, il quale, secondo la leggenda, fu ucciso a colpi di frecce. Si ha quindi una sorta di
parallelismo tra le frecce di Apollo nell’Iliade e le frecce che furono causa della morte di San Sebastiano.

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Il Carro del Fulmine – Plutonia Publications

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                Amazon.it: La guerra del Peloponneso - Tucidide, Moggi, M. - Libri

    La peste ne “La guerra del                  Peloponneso”                            di Tucidide

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Fu Tucidide il primo autore a descrivere con scientificità un’epidemia, quella che si abbatté su Atene nel 430 a.C. e che costò la vita anche a Pericle il quale aveva ordinato a tutti gli ateniesi di rifugiarsi all’interno delle mura della città, commettendo un gravissimo errore. Tucidide aveva tutte le conoscenze mediche necessarie per descrivere sintomi e conseguenze dell’epidemia (ciò dovuto anche alla nascente scuola medica di Ippocrate).

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La causa del morbo non viene più attribuita alla divinità, ma alla natura, anche se l’elemento divino è ancora presente. Nell’opera “La guerra del Peloponneso” Tucidide applica un metodo d’indagine preciso e rigoroso, infatti l’esame si divide in due parti: una prima in cui si spiegano gli aspetti patologici del male una seconda con le implicazioni morali. Descrive una società completamente sconvolta, che non crede più a
rimedi naturali o soprannaturali. Tale stato d’animo porta a un generale disprezzo delle leggi umane e divine.

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Tucidide, il maestro che raccontò la peste

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LAVORO SVOLTO DA:

AMORIELLO ANNA RITA

D’ALESSIO ANNA

DE LUCIA MADDALENA

IOLLO GIUSEPPE

MENNITO PASQUALINA

 

Classe I A Cl

A.S. 2020-2021

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