A spasso con Bob by Antonio Fico - Illustrated by Antonio Fico - Ourboox.com
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A spasso con Bob

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Artwork: Antonio Fico

  • Joined Dec 2020
  • Published Books 1

TRAMA

Questo e-book è tratto da una storia vera; James Bowen, un ragazzo tossicodipendente, che vive per le strade di Londra, incontra uno strano e simpatico gatto che verrà chiamato Bob.

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A spasso con Bob by Antonio Fico - Illustrated by Antonio Fico - Ourboox.com

James Bowen, era un ragazzo tossicodipendente che vagava per le strade di Londra. L’unico compagno che aveva era Baz,  anch’esso senzatetto e tossicodipendente. James dopo aver cantato tutto il giorno, visto che era un cantante di strada, si era guadagnato un piccolo panino con il salame, mangiandolo incontra Baz; era una sera molto piovosa e Baz gli chiese:

-Ehi James, sta notte dove dormi?

-Vai via, non ti voglio vedere! Comunque non lo so.

-Ok, ma stai calmo.

James cercava un posto dove dormire al riparo dalla pioggia, finché non vide Baz in una macchina, non sua, anch’egli che cercava di ripararsi. Così Baz gli disse:

-James, vieni a ripararti dalla pioggia qui in macchina!

James accettò anche se la macchina non era loro. In macchina, però, Baz costrinse James a iniettarsi di nuovo la droga, nonostante egli stava seguendo un programma per disintossicarsi; stremati poi si addormentarono. La mattina dopo Baz si svegliò, perché sentì la polizia che faceva una multa al proprietario della macchina, era presente anche il proprietario che appena si accorse di loro comincio ad urlargli di uscire subito. Ma c’era un problema, James non si svegliava; chiamarono subito un’ambulanza, e James si svegliò in ospedale col suo assistente sociale, cioè Val, che gli ripeté di nuovo di non poter assumere droghe visto che stava seguendo una cura che prevedeva l’uso di un’altra droga più leggera.

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Val però voleva aiutare James, andò quindi da un assistente sociale incaricato di dare case ai bisognosi, e le chiese se avesse una casa gratis per lui. L’assistente le disse:

-Non posso dare una casa ad un tossicodipendente ho un sacco di famiglie a cui dare una casa, come quella signora lì fuori che è vedova e ha dei figli.

Alla fine Val riuscì a convincere l’assistene a dare una casa a James.

Dopo un po’di tempo Val porta James in un vicolo, e gli mostra la sua nuova casa. James rimase senza parole perché dopo un sacco di tempo in strada, adesso aveva una casa, anche se non doveva perdere nessun incontro con Val.

La prima sera in casa mentre faceva il bagno sentì un rumore che veniva dalla cucina allora lui si alzo, si coprì e disse:

-Meglio che te ne vai, guarda che sto arrivando e sono armato!

Era armato ironicamente di una scarpa, andò in cucina e vide

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la finestra aperta e un gattone rosso che mangiava i suoi cereali. Quando James vide il gatto disse:

-Così eri tu che facevi tutto questo rumore, la prossima volta vedi di fare meno casino. Forse questi cereali saranno più buoni con un po ‘di latte.

Gli mise un po ‘di latte in un piatto e glielo diede. Poi decise di tenerlo solo per una notte e per farlo addormentare gli cantò una canzone. Il giorno dopo andò a bussare dai vicini per vedere se il gatto era loro, ma i vicini lo ignorarono allora lo lasciò nel prato, andò in farmacia e prese il Metadone, e andò a cantare. Stava cantando fuori un negozio e il proprietario del negozio lo cacciò perché bloccava il passaggio, andando via vide il papà e gli disse:

-Ehi papà che ci fai qui?

-Sono venuto a fare un po’ di shopping, sai come sono le donne. Tu stai bene?

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-Io, si ho smesso con la droga, seguo il programma. Stavo pensando a fare il cenone tutti insieme.

Hilary compagna ormai moglie del padre di James:

-Eh… mi dispiace siamo al completo, e poi ci sono i bambini!

-Guarda che non sono contagioso!

E il padre dopodiche gli diede dei soldi.

Tornando a casa sente miagolare e vide il gatto nascosto e ferito. Cercando il padrone del gatto vede entrare in casa una ragazza e gli chiede:

-Ehi, sai di chi è questo gatto, è ferito!

Così lo fa entrare e gli dice che il gatto deve prendere degli antibiotici prima che la ferita si infetti, ha bisogno di un veterinario. La ragazza che si chiama Betty gli disse.

-Vedi lì sopra c’è il biglietto del veterinario, e meglio se vai i batteri si moltiplicano rapidamente vero, Bob?

 

 

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-Bob?

-Dice che vuole che lo chiami così.

Così lui e Bob andarono al centro assistenza animali.

-Salve, io ho trovato questo gatto e lui … lui si è fatto male.

-Prenda il numero, l’attesa sarà molto lunga!

-Bob si è fatto tardi, è ora di andare.

-Tocca al numero 62.

-Perfetto è stato bravo, e sta bene. Troverai le medicine all’ingresso.

-Sono 22£ “sterline”.

-Cosa?

-Decida lei.

-Eh, va bene.

A casa.

-Sù Bob, è l’ora della medicina, ti farà stare meglio.

A casa di Betty.

 

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-Ciao Betty, non riesco a dare le medicine a Bob.

-Ci penso io! Ti hanno detto di riportarlo tra due settimane?

-Si.

-Bene, sarà il momento per farlo sterilizzare!

-Davvero?

-Ehm, si! Tu che cosa fai come sei finito qui?

-Io?

-Si.

-Io sono un musicista scrivo canzoni e suono, però non sono ancora stato scoperto. Ma sono venuto qui dall’Australia gia è qualcosa. Sono andato via da qui quando i miei si sono separati ero molto piccolo, e mia madre mi portò in Australia e mio padre restò qui.

-E tu?

-Bhe lei per conosolarmi mi prese un gattino.

 

-Val mi dispiace tantissimo, ma sono successe tante di quelle cose, lascia che ti spieghi.

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-Avevamo un accordo, se manchi a un incontro sei fuori dal programma.

-Ho conosciuto una ragazza: Betty.

-É sangue sul cappotto?

-Dev’essere di Bob!

-Chi è Bob?

-É il gatto di cui ti parlavo.

-Ti vedo un po’ agitato!

-Provo a darti una spiegazione! Bob si è ferito, andava curato.

-Come hai pagato il veterinario?

-Mio padre… mi ha dato dei soldi. L’ho incontrato ma non è andata benissimo.

-Questa Betty fa uso di droghe?

-No.

-Le hai detto che sei nel programma?

-No, le ho detto che sono un musicista.

-Quindi le hai mentito. Bene hai fatto molta strada dall’ultima volta che ti ho visto

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Dal veterinario:

-Ciao, eccolo!

-Che collare carino, ti hanno messo il coletto di Shakespeare. Sai mi stavo chiedendo è troppo magro?

-Vuoi tenerlo, non è vero? Il peso va bene.

A casa:

-Ok ti tolgo il collare solo se mi prometti che non ti lecchi i punti.

E gli tolse il collare.

Andando a lavoro vide Bob che lo seguiva e gli disse di rimanere lì nel prato, Bob fece finta di andarsene e infine lo seguì fino alla fermata del bus. Arrivato alla fermata del bus James gli disse che li fuori era pericoloso e di tornare a casa, ma Bob non ne voleva sapere niente allora lo riseguì, salì sull’autobus dove si trovava James. La gente vedendo Bob sull’autobus rimase stupita perché non aveva mai viso un gatto su di esso.

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Andò al posto di James e la controllora disse:

-Oh, com’è carino! Tieni questo può andare bene.

Dandogli un laccio di una scarpa.

-É stupendo!

Infine scese dall’autobus e James lo portò con se a lavoro. Bob dopo un po’ non volle più camminare così James gli disse,  dai saltami sulla schiena, e Bob gli saltò sulla schiena. Ogni persona che passava vicino a loro diceva che era meraviglioso.

Andarono a cantare e in un battibaleno c’erano un sacco di spettatori ad ascoltarli, e un sacco di persone che gli davano dei soldi. Dopo aver cantato si ritrovarono con un sacco di soldi, e mentre James lì contava si avvicinò a lui una signora che gli disse:

-Che bel gatto rosso, anche io avevo un gatto rosso proprio come questo.

La signora se ne andò ma venne Baz che si nascose e lo seguì.

Andaronò a casa cenarono e James fà vedere a Bob la nuova pettorina che gli ha comprato. Il giorno dopo uscendo vide Betty che gli disse:

-Ciao straniero.

-Ciao, come mai quel cartello?

-Vado a una manifestazione per la liberazione degli animali da allevamento

 

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-Liberare chi?

-Maiali, polli, tacchini, mucche…!

Poi da dietro spunta Baz che gli disse:

-Fai la bella vita adesso? non stai piu per strada?

-Che ci fai tu qui?

-Andiamo, dammi qualcosa! Non immaggini quello che ho passato. James perfavore!

-Daccordo, sono solo per mangiare, va bene Baz.

E gli diede dei soldi, tornò a cantare. Prese di nuovo un bel po’ di soldi. La signora del giorno prima che gli aveva fatto i complimenti per il gatto fece un regalo a Bob, cioè una sciarpa e un po’ di cibo.

Tornando a casa incontra Betty e gli chiede se gli poteva preparare la cena, ma Betty gli disse di no perché era vegana. Allora ella decise di prepararla lei la cena per James.

Andò a casa di Betty e inizio a mangiare. Dopodiche lui e Bob andaronio in un negozio e James inizio a comprare del cibo a Bob.

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In negozio comprarono anche dei fiori per Betty. Tornando a casa vide una persona su delle scale per terra ed era Baz, vicino al corpo di Baz c’era una siringa. Pultroppo egli non si svegliò più, era in arresto cardiaco.

Betty a casa sua disse:

-Io ho un brutto passato con la droga, mi trovavo a Sheffield, i miei genitori vennero lì per dirmelo, mio fratello era morto. Questa casa era sua i quadri li aveva pitturati lui.

Da Val:

-Voglio interrompere il

metadone.

-Riparliamone dopo le vacanze. Stai andando benissimo.

James andò dal padre per fargli gli auguri. Bussa alla porta il padre lo fa entrare ma Bob inizia a gironzolare in casa, e fa cadere prima un vaso e poi l’albero di Natale. James riesce a prenderlo e va a sedersi sulla poltrona all’ingresso e la sua sorellastra gli chiede di accarezzarlo e James glielo fa fare,

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e va via piangendo. Il giorno dopo torna a cantare, stava raccimolando un bel po’ di soldi ma lì c’era un cane col suo padrone, e egli fece fare la pipì al suo cane sui soldi e incominciò un specie di rissa.

Val:

-Ti hanno vietato di cantare per 6 mesi!

-Ok, ma dov’è Bob?

-É al canile della Polizia. Non hai preso il metadone vero James?

Così andò in farmacia e prese il metadone, ma mentre prendeva il metadone Betty lo vide e se ne scappò così James la seguì e partì una discussione.

Val gli prese il gatto dal canile e glielo riportò a casa. Visto

che non poteva più suonare andò in una azienda di volantini chiamata”THE BIG ISSUE”la signora che lavorava lì gli spiegò le regole e gli diede i primi volantini gratis. Prese la bicicletta e iniziò a vendere volantini di Big Issue. La gente faceva foto col gatto e comprava volantini.

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Poi un signore si avvicina a lui e gli chiede se poteva fare un pezzo su di lui, e James accettò. Tornando in azienda, si trovava nella zona di un altro venditore Big Issue, e una ragazza col suo rgazzo gli chiedono una foto, e dopodiche gli chiede anche un volantino che James non gli voleva dare perchè non si trovava nella sua zona, ma infine glielo dà. In azienda inizia una discussione tra di lui e l’altro venditore Big Issue, così gli venne vietato per un mese di vendere volantini. così torno a suonare in posti dove la polizia non lo vedeva. Dopo essere passato un mese tornò a vendere volantini, ma mentre li vendeva Bob vide un cane e scappò. Riuscirono a riprendere il cane ma no Bob. Dopo 2 notti James andò da Val a dirgli quello che era successo. Big Issue voleva fare un libro su di loro. James uscì di casa la sera e andò a chiedere se qualcuno aveva visto un gatto, ma poi tornò a casa e vide Bob. Andò da Val e gli disse che era pronto a non prendere più il metadone.

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Il suo corpo non ce la faceva a resistere senza droga ma lui ci riuscì lo stesso.

Poi andò da Betty e gli disse che c’è l’aveva fatta.

-Il mio vero nome è Elisabeth Robinson.

James andò da una casa editrice perchè gli avevano mandato una cartolina che diceva di voler fare un libro su di lui e Bob.

James tornò dal padre a dirgli:

-Sono pulito papà!

-Cosa intendi per pulito?

-Non ho più problemi con la droga!

-Jack che stai facendo li fuori?

-Sto parlando con mio figlio.

James provava a scrivere un libro ma gli era molto complicato, ma alla fine riuscì a scrivere un capolavoro, “A street cat named Bob”.

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Pultroppo Bob ci ha lasciati il 15 giugno 2020 a 14 anni.

 

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