CYBERBULLISMO by monica giunchi - Ourboox.com
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CYBERBULLISMO

  • Joined Mar 2019
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CYBERBULLISMO by monica giunchi - Ourboox.com

CYBERBULLISMO

CHE COS’ È IL CYBERBULLISMO?

Il cyberbullismo è una forma di prepotenza virtuale attuata attraverso l’uso di internet e delle tecnologie digitali. Come il bullismo tradizionale è una forma di umiliazione e di oppressione perpetrata nel tempo, compiuta da una persona o da un gruppo di persone più influenti nei confronti di un’altra percepita come più debole.

Bisogna anche dire che il cyberbullismo fa più male del bullismo tradizionale, perché se qualcuno posta una foto imbarazzante o commenti offensivi, saranno visti da molte più persone, per cui ci si sente inermi e indifesi.

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Caratteristiche del cyberbullismo:

L’IMPATTO: la diffusione o condivisione di materiali nella rete è praticamente incontrollabile. Anche quando la situazione di cyberbullismo si risolve, i contenuti inappropriati messi in rete dal cyberbullo sono sempre presenti.
L’ANONIMATO: il cyberbullo solitamente tenta di nascondersi dietro a un suo nickname, oppure utilizza un account falso.
Bisogna sempre ricordarsi che in rete, tutto lascia una traccia ritrovabile.

L’ASSENZA DELLO SPAZIO: il cyberbullismo non ha confini spaziali, può avvenire ovunque. Anche direttamente a casa della vittima. Per questo si ha come un senso di soffocamento: in nessun luogo dove giunge la rete, la vittima è al riparo dal cyberbullo.
L’ASSENZA DEL TEMPO: se come abbiamo detto prima il cyberbullismo non è limitato dallo spazio, la stessa cosa vale per il tempo. Ogni volta che la vittima e il bullo si connettono alla rete, a qualsiasi ora del giorno e della notte, il materiale inviato arriva sempre, le offese e le calunnie sono sempre leggibili, le foto sono sempre visibili.
L’ASSENZA DI EMPATIA: essendo dietro a uno schermo, il bullo non riesce a immedesimarsi nella vittima non vedendo le sue emozioni e le sue reazioni, per cui è ancora più facile esagerare con le offese. Se non vedo la reazione dell’altro, mi sento più disinibito.
L’ultimo punto è particolarmente interessante e va a definire un altro comportamento del cyberbullo e del gruppo: il disimpegno morale.

Esso è una sorta di ribaltamento dei ruoli, il bullo si autogiustifica per il suo comportamento inadeguato sostenendo il suo “scollegamento” morale per cui non prova vergogna o sensi di colpa.

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Questo meccanismo psicologico è applicato sia dal cyberbullo che dal gruppo osservatore che non interviene.

I danni provocati dal cyberbullismo sono soprattutto psicologici.

Il fenomeno è così frequente che il 51% dei dirigenti italiani ha dovuto gestire casi di bullismo digitale, in molti di questi casi i presidi ritengono che le famiglie degli alunni non tengano alcuna consapevolezza del cyberbullismo. Di conseguenza, il parlamento italiano ha approvato il 18 maggio 2017 la legge 71/2017, “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” per prevenirlo. Tale legge definisce il ruolo del bullo come colpevole di atti persecutori. Gli interventi approntati per risolverlo sono soprattutto di carattere educativo e rieducativo, senza alcuna discriminazione di età. Sia la vittima che il bullo devono essere soggetti ad attenzione da parte degli educatori e dei loro genitori.

Inoltre, sono sempre più frequenti iniziative promosse dal Ministero della Pubblica istruzione per coinvolgere insegnanti e alunni in progetti educativi volti a contrastare il fenomeno.

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DIFFERENZE TRA BULLISMO E CYBERBULLISMO

Bisogna saper distinguere il cyberbullismo dal bullismo in quanto sono due forme di umiliazione molto simili.

Si definiscono episodi di bullismo tutte quelle situazioni in cui vi sono volontarie e ripetute aggressioni che mirano a insultare, minacciare e ferire una persona o a volte un gruppo. Di solito la forma di bullismo tradizionale si manifesta in particolari contesti di aggregazione come: la scuola, l’attività sportiva, i gruppi ricreativi…

Si definiscono invece episodi di cyberbullismo tutte quelle situazioni in cui vi sono volontarie e ripetute aggressioni che mirano a insultare, minacciare e ferire una persona indirettamente, tramite internet e siti web, quindi, tramite la condivisione di foto, di link, dati personali…

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IL CYBERBULLISMO PUÒ ESSERE UN REATO?

Molte persone possono pensare che il cyberbullismo non sia un reato, ma in realtà lo è ed è anche punibile.

Il cyberbullo va incontro a moltissimi reati insultando una persona, come quello delle percosse (art. 581), della lesione personale (art. 582), dell’ingiuria che è un’ offesa volontaria  (art. 594), quello della diffamazione (art. 595), della violenza privata (art. 610) e della minaccia (art. 612).

Quando un cyberbullo minorenne viene denunciato, a meno che non abbia un’età superiore ai 14 anni, non può essere direttamente soggetto a una qualsiasi forma di processo, pertanto in questi casi la maleducazione del figlio ricade completamente sui suoi genitori e sui suoi insegnanti, in quanto sono i principali responsabili del controllo del minore. Si possono così aprire due processi: uno civile e l’altro penale.

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COME INTERVENIRE?

In ambito scolastico sono state definite linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo. Tali linee decretano che:

I docenti devono essere adeguatamente formati;
Bisogna rendere consapevoli gli studenti attraverso percorsi educativi e progetti mirati per affrontare l’argomento;
La previsione di misure di rieducazione per i minori coinvolti è essenziale;
Bisogna nominare tra i docenti il Referente per le iniziative di prevenzione e contrasto il quale ha i seguenti compiti:
deve organizzare e gestire le iniziative per prevenire e debellare il cyberbullismo;
deve subito informare i genitori dei minori coinvolti in situazioni di cyberbullismo.
Se si è consapevoli di trovarsi di fronte a un reato ( furto di identità, molestie…), è consigliabile rivolgersi al reparto di polizia opportuno: Polizia di Stato – Compartimento di Polizia postale e delle Comunicazioni; Polizia di Stato – Questura o Commissariato di P.S. del territorio di competenza; Arma dei Carabinieri – Comando Provinciale o Stazione del territorio di competenza; Polizia di Stato – Commissariato on line

http://www.commissariatodips.it/

Nel caso che si voglia più semplicemente un consiglio o un supporto ci si può rivolgere a  Helpline di Telefono Azzurro https://www.azzurro.it/it/cosa-facciamo/pronti-allascolto/pronto-telefono-azzurro

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