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Dal precinema alla nascita del cinema

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Artwork: Ginevra Fedele & Elisa Gozzoli & Nicolò Bonfanti

  • Joined Oct 2016
  • Published Books 10
Dal precinema alla nascita del cinema by TerzaEmme - Illustrated by Ginevra Fedele & Elisa Gozzoli & Nicolò Bonfanti  - Ourboox.com

IL PRECINEMA

 

Col termine pre-cinema si intendono tutti quegli esperimenti e intrattenimenti legati alla proiezione di immagini e al movimento illusorio databili dall’antichità fino alla prima proiezione pubblica di cinematografo, organizzata dai fratelli Lumière il 28 dicembre 1895.

 

Il momento di inizio del “cinema” è controverso e solo nelle rappresentazioni dei Lumière si trovano tutti gli elementi che mettono d’accordo ogni studioso: la proiezione, l’uso di fotografie “in movimento”, lo scopo di intrattenimento, la presenza di un pubblico pagante e la fruizione collettiva contemporanea.

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I DISPOSITIVI OTTICI FONDAMENTALI

 

LA CAMERA OSCURA:

Dispositivo ottico composto da una scatola oscurata da un foro stenopeico sul fronte e un piano di proiezione dell’immagine all’interno.

I raggi di luce vengono riflessi in tutte le direzioni da ogni punto della superficie del soggetto.

Per ciascun punto del soggetto il foro limita la luce in entrata in corrispondenza di una piccola area, producendo in quel punto un cerchio d’immagine.

La sovrapposizione dei cerchi prodotti dai raggi riflessi forma l’intera immagine, la quale viene proiettata capovolta, come la vedrebbe il nostro occhio senza l’intervento del cervello.

 

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LA LANTERNA MAGICA:

Dispositivo ottico che permette di proiettare delle immagini dipinte (solitamente su vetro), su una parete all’interno di una stanza buia.

Il principio di funzionamento di questo dispositivo è analogo a quello dei moderni proiettori di diapositive.

Lo spettacolo della lanterna magica è il più diretto antenato della proiezione cinematografica, perché anticipa con la proiezione di una sequenza di immagini dipinte, il principio base delle proiezioni cinematografiche.

 

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IL FENACHISTOSCOPIO:

Dispositivo ottico inventato nel 1833 dal fisico belga Joseph-Antoine Plateau.

Dispositivo costituito da due dischi (o da un disco e uno specchio), uno dei quali con finestre radiali equidistanti, attraverso le quali l’osservatore può guardare il secondo disco che contiene una sequenza di immagini.

Quando i due dischi ruotano alla velocità corretta, l’osservatore può osservare un’animazione, grazie al fenomeno della persistenza della visione o retinica.

 

Un’immagine persiste a livello celebrale per circa 1/50 di secondo.

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Ci sono diversi fattori che hanno dato origine al cinema.

 

I principali sono tre:

 

I dispositivi ottici

La fotografia e le tecniche fotografiche

La lampada elettrica

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EADWARD MUYBRIDGE :

1878, Sequenza Cronofotografica

 

ETIENNE JULES MAREY :

1880, Cronofotografo

1882, Fucile fotografico

 

GEORGE EASTMAN :

1884, mette in commercio dei fogli di celluloide emulsionata per apparecchi fotografici

1889, HARRY REICHENBACH, un giovane assistente di Eastman, deposita un brevetto per la formula pressochè definitiva del supporto filmico flessibile trasparente.

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Nel 1882 il fisiologo francese Etienne Jules Marey, da sempre interessato allo studio della locomozione umana e animale, costruisce un apparecchio derivato dal revolver fotografico di Janssen: il fucile fotografico. A Napoli “gira” le sue prime scene, sul volo dei gabbiani, alla velocità di 12 fotogrammi al secondo.

La descrizione del fucile fotografico viene pubblicata sulla rivista La Nature il 22 aprile 1882: “Sono riuscito a costruire, con le dimensioni di un fucile da caccia, un apparecchio che fotografa 12 volte al secondo l’oggetto mirato; ogni immagine richiede, come tempo di posa, soltanto 1/720 di secondo. La canna di questo fucile è un tubo che contiene un obiettivo fotografico. Quando si tira il grilletto del fucile, il meccanismo si mette in moto.

 

1882, FUCILE FOTOGRAFICO

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Étienne-Jules Marey (1830-1904), medico fisiologo francese, inventò il cronofotografo per portare avanti i suoi studi sul movimento degli uccelli, dei cavalli e soprattutto dell’uomo. Il suo cronofotografo registrava le diverse posizioni che avrebbero composto l’immagine finale grazie alla regolare e continua apertura/chiusura dell’otturatore dell’obiettivo. L’ingegno di Marey si concentrò soprattutto sulla preparazione del soggetto in movimento. Per registrare il movimento di un uomo in cammino utilizzò una tuta completamente nera (su sfondo scuro) con delle righe bianche lungo tutte le parti laterali del corpo.

 

1880, CRONOFOTOGRAFO

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THOMAS EDISON :

1877, inventa il fonografo, primo apparecchio capace di registrare e riprodurre suoni

1878, perfeziona il modello di lampada a incandescenza

1888/1892, inventa il kinetoscopio (o cinetoscopio), precursore del proiettore cinematografico e il kinetografo (o cinetografo), precursore della macchina da ripresa.

Edison apre in tutto il territorio statunitense il Kinetoscope Parlors, le prime vere sale cinematografiche.

 

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KINETOSCOPIO:
Il breve filmato (un breve sketch), veniva proiettato facendo scorrere un film 33mm lungo 15m.
Gli sketch venivano registrati presso il “Black Maria”, bizzarro teatro di posa bitumato e orientabile di proprietà di Edison.
La prima dimostrazione pratica del nuovo congegno avvenne il 14/04/1894 e fu voluta da Edison per intrattenere la gente che stava ascoltando la musica del suo fonografo.
Nel settembre 1894 Antoine Lumière assiste a Parigi a una dimostrazione del kinetoscopio.

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Made in Italy: Indietro Nel Tempo 

 

Nel film il giovane regista Fabio Wuytack riscopre un filmato storico dei fratelli Lumière che è stato girato cento anni fa a Carrara e decide di riportarlo nel luogo dove anche Michelangelo veniva a cercare la sua ispirazione ed i suoi blocchi di marmo, per compiere un’accurata indagine. Inizia così un’avventura attraverso le Alpi Apuane che dà vita ad una ricerca cinematografica, ricca di scene “da commedia dell’arte”, ma anche un viaggio affascinante che porta l’autore alle sue stesse radici. Con l’aiuto non solo dei cavatori, che tramandano nei secoli il duro rapporto dell’uomo con il marmo, ma anche di un “sinistro cinefilo” e di tanti altri originali personaggi, viene ricercato il set dimenticato dai fratelli Lumière, con il suo “tunnel misterioso”.

 

 

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