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Giovanni Boccaccio

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Artwork: Paolino-Esposito-Carofaro

  • Joined Apr 2019
  • Published Books 4

CHI SIAMO?

 

Paolino Antonio, Esposito Christian, Carofaro Domenico, siamo 3 ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Eugenio Barsanti di Pomigliano d’Arco. A scopo didattico abbiamo deciso di realizzare un libro sulla vita di Boccaccio, ma anche sulle sue opere. All’interno ci saranno informazioni a suo riguardo, foto e anche un video.

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GIOVANNI BOCCACCIO

 

Giovanni Boccaccio (Certaldo o forse Firenze16 giugno 1313 – Certaldo21 dicembre 1375) è stato uno scrittore e poeta italiano. Conosciuto anche per antonomasia come il Certaldese, fu una delle figure più importanti nel panorama letterario europeo del XIV secolo. Alcuni studiosi (tra i quali Vittore Branca) lo definiscono come il maggior narratore europeo del suo tempo, uno scrittore versatile che amalgamò tendenze e generi letterari diversi facendoli confluire in opere originali, grazie a un’attività creativa esercitata all’insegna dello sperimentalismo.

La sua opera più celebre è il Decameron, raccolta di novelle che nei secoli successivi fu elemento determinante per la tradizione letteraria italiana, soprattutto dopo che nel XVI secolo Pietro Bembo elevò lo stile boccacciano a modello della prosa italiana. L’influenza delle opere di Boccaccio non si limitò al panorama culturale italiano ma si estese al resto dell’Europa, esercitando influsso su autori come Geoffrey Chaucer, figura chiave della letteratura inglese, o più tardi su Miguel de CervantesLope de Vega e il teatro classico spagnolo.

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Boccaccio, insieme a Dante Alighieri e Francesco Petrarca, fa parte delle cosiddette «Tre corone» della letteratura italiana. È inoltre ricordato per essere uno dei precursori dell’umanesimo, del quale contribuì a gettare le basi presso la città di Firenze, in concomitanza con l’attività del suo contemporaneo amico e maestro Petrarca. Fu anche colui che diede inizio alla critica e filologia dantesca: Boccaccio si dedicò a ricopiare codici della Divina Commedia e fu anche un promotore dell’opera e della figura di Dante. A Boccaccio si deve infatti l’epiteto divina, attributo con cui è divenuta nota la Commedia.

Nel Novecento Boccaccio fu oggetto di studi critico-filologici da parte di Vittore Branca e Giuseppe Billanovich, e il suo Decameron fu anche trasposto sul grande schermo dal regista e scrittore Pier Paolo Pasolini.

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– L’INFANZIA FIORENTINA (1313-1327)

 

Giovanni Boccaccio nacque tra il giugno e il luglio del 1313 da una relazione extraconiugale di Boccaccino di Chellino, mercante fiorentino, con una donna di umilissima famiglia. Non si conosce quale sia stato esattamente il suo luogo natio, se Firenze o CertaldoVittore Branca sostiene che, quando Boccaccio si firma “Johannes de Certaldo“, ciò indichi che Certaldo sia la patria della famiglia, ma non il luogo fisico di nascita. Il fatto di essere un figlio illegittimo dovette pesare notevolmente sulla psiche del Boccaccio, in quanto nelle opere in volgare costruì una sorta di biografia mitica, idealizzata, facendo credere di essere figlio di una donna membro della famiglia dei Capetingi, e prendendo in tal modo spunto dai viaggi mercantili che il padre compiva a Parigi. Riconosciuto in tenera età dal padre, Giovanni fu accolto, verso il 1320, nella casa paterna sita nel quartiere di San Piero Maggiore. Grazie ai buoni uffici del padre, compì i primi studi presso la scuoletta di Giovanni Mazzuoli da Strada, padre di Zanobi. Durante la giovinezza, Boccaccio imparò quindi i primi rudimenti del latino e delle arti liberali, oltre ad apprendere la Divina Commedia di Dante Alighieri, in quanto il padre si era sposato con la nobildonna Margherita de’ Mardoli, imparentata con la famiglia Portinari.

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-L’ADOLESCENZA NAPOLETANA (1327-1340)

 

Boccaccino, però, desiderava che il figlio si avviasse alla professione di mercante, secondo la tradizione di famiglia. Dopo avergli fatto fare un breve tirocinio a Firenze, nel 1327 Boccaccino decide di portare con sé il giovane figlio a Napoli, città dove Boccaccino è un agente di cambio per la famiglia dei Bardi. Boccaccio arriva quindi, quattordicenne, in una realtà totalmente diversa da quella di Firenze: se Firenze era una città comunale fortemente provinciale, Napoli era invece sede di una corte regale e cosmopolita, quella degli Angiò. Il re Roberto d’Angiò (1277-1343) era un re estremamente colto e pio, un appassionato della cultura tanto da avere una notevole biblioteca, gestita dall’erudito Paolo da Perugia.

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-LA SUA OPERA PIU’ IMPORTANTE: DECAMERON

 

Giovanni Boccaccio comincia la stesura del suo capolavoro, il Decameron, a pochissima distanza dalla grave epidemia di peste che devastò l’Europa nel Trecento, intorno al 1349 quindi, e continuando il lavoro di scrittura e revisione fino al 1353.
Alcuni dati lasciano intendere che almeno le prime tre giornate, e le rispettive novelle, circolassero già prima della stesura definitiva dell’opera: in apertura della quarta giornata infatti, troviamo un’introduzione dell’autore in cui questo difende il suo lavoro dalle critiche che dovevano essere state rivolte alle prime novelle.

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