I SANNITI by CARLO E SARA

by Carlo e Sara

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I SANNITI by CARLO E SARA

  • Joined Mar 2017
  • Published Books 2

Qualche autore ha sostenuto che nella penisola nell’età del bronzo si sono avute due invasioni preistoriche: quella dei “Latini” e quelli degli “Osco-Umbri.”

Alcuni pensano che queste popolazioni provenissero dal nord, altri da est e attraverso migrazioni si fossero stanziati nel cuore dell’Italia centrale.

I popoli Osco-Umbri nascono dall’unione degli Aborigeni con gli invasori Indoeuropei.

La stirpe di lingue Osca si è estesa lungo l’appennino fino a raggiungere le pianure di entrambi i versanti attraverso il rituale religioso del Ver Sacrum (Primavera Sacra)

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Il territoreio abitato dai Sanniti nella parte centro meridionale della penisola Italiana, era chiamato dai suoi abitanti Safinium in Latino Safinium divenne Samnium, da cui i Romani derivarono il termine Samnites per designare gli abitanti.

I Greci li chiamavano Saunitai e la loro terra Saunitis.

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Ver Sacrum-Primavera Sacra

Attraverso la rappresentazione della Ver Sacrum a Bojano (CB) possiamo ricostruire diversi riti.

La rapresentazione si divide in 4 riti:

Il primo rito rappresenta il Ver Sacrum. Il rito era dettato da il principio di popolazione in un determinato momento storico: il Ver Sacrum è il distacco di giovani dalla patria di origine alla ricerca di nuove terre.

La scena si basa sulla consacrazione e sulla divinazione celebrata dal sacerdote prima di inviare i giovani alla ventura.

Subito dopo si assiste alla migrazione dei Sabini guidati da un bue che si stanzieranno alle falde del Tifernus mons (Fiume Biferno) dando origine alla città di Bovianum (Bojano).

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Il secondo rito rappresental ‘istituzione del matrimonio fondamentale nella vita dei Sanniti: esso si attuava come un rito comunitario.
Basato non su una scelta privata ma pubblica, l’amore era asservito agli interessi della patria e la donna era considerata la giusta ricompensa al valore dei guerrieri.

 

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Il terzo rito ha il suo centro nella figura di un vecchio saggio che, sebbene abbia perduto il figlio in battaglia, incita i giovani guerrieri a perseverare nella virtù e nel valore, considerati cardini fondamentali di una società giusta e felice.

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Il quarto rito rappresenta il giuramento dei giovani che costituivano l’esercito Sannita.

Ciascun guerriero, davanti all’altare, invoca la maledizione su di sè e sulla sua stirpe qualora non combatta con valore o fugga con codardia dalla battaglia.

Il guerriero che rifiuta di giurare è ucciso e buttato tra i mucchi delle vittime umane ed animali sacrificati nelle cerimonie precedenti, come monito agli altri

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