La birra by Edoardo Lancieri - Illustrated by Domenico Edoardo Lancieri - Ourboox.com
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La birra

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Artwork: Domenico Edoardo Lancieri

  • Joined Mar 2021
  • Published Books 1

La birra è una delle bevande più antiche prodotte dall’uomo, probabilmente databile al settimo millennio a.C.. Poiché  qualsiasi sostanza contenente carboidrati, come ad esempio zucchero e amido, può andare naturalmente incontro a fermentazione, è probabile che bevande simili alla birra siano state inventate l’una indipendentemente dall’altra da diverse culture in ogni parte del mondo. È stato sostenuto che l’invenzione del pane e della birra sia stata responsabile della capacità dell’uomo di sviluppare tecnologie e di diventare sedentario, formando delle civiltà stabili. È verosimile che la diffusione della birra sia infatti coeva a quella del pane; poiché le materie prime erano le stesse per entrambi i prodotti, era solo “questione di proporzioni”: se si metteva più farina che acqua e si lasciava fermentare si otteneva il pane; se invece si invertivano le quantità mettendo più acqua che farina, dopo la fermentazione si otteneva la birra.

Nell’Antico Egitto, dove la popolazione la beveva fin dall’infanzia, era considerata anche un alimento ed una medicina. Addirittura una birra a bassa gradazione o diluita con acqua e miele veniva somministrata ai neonati quando le madri non avevano latte. Anche per gli Egizi la birra aveva un carattere mistico, tuttavia c’era una grossa differenza rispetto ai Babilonesi: la produzione della birra non era più artigianale, ma era divenuta una vera e propria industria, con i faraoni che possedevano persino delle fabbriche.

In Sardegna i Nuragici producevano birra sin dal 1350-1200 A.C. Ceramiche ritrovate nel sito nuragico del nuraghe Arrubiu hanno trattenuto al loro interno le molecole e gli acidi grassi delle sostanze che venivano cucinate. Gli esami hanno stabilito che alcuni di queste sono tipici della birra. Sono in corso ulteriori studi per capire quali frutti e sostanze venivano utilizzate in modo da scoprirne la ricetta.

La Grecia, più orientata sul vino, non produceva birra ma ne consumava molta, soprattutto per le feste in onore di Demetra e durante i giochi olimpici nel corso dei quali era vietato il consumo del vino. La bevanda arrivava in Grecia tramite i commercianti fenici.

Anche gli Etruschi e i Romani preferivano di gran lunga il vino, tuttavia ci furono personaggi famosi che divennero sostenitori della birra, come ad esempio Agricola, governatore della Britannia, che una volta tornato a romanell’83 d.C. portò con sé tre mastri birrai e fece aprire il primo pub nella penisola italiana.

I veri artefici della diffusione della bevanda in Europa furono comunque le tribù Germaniche e Celtiche. Questi ultimi in particolare si stanziarono in Gallia, in Britannia e soprattutto in Irlanda, dove addirittura esiste una leggenda secondo cui gli irlandesi discendono da un popolo di semidei chiamati Fomoriani che avevano la potenza e l’immortalità grazie al segreto della fabbricazione della birra, che fu loro sottratto dall’eroe di Mag Mell.

Molti non riconoscerebbero come “birra” ciò che bevevano i primi abitanti dell’Europa in quanto le prime birre contenevano ancora al loro interno i prodotti da cui proveniva l’amido (frutta, miele, piante, spezie). Il luppolo come ingrediente della birra fu menzionato per la prima volta solo nell’822 da un abate carolingio e di nuovo nel 1067 dalla badessa Ildegarda di Bingen. Fu proprio merito dei monasteri durante il Medioevo il salto di qualità nella produzione della bevanda. Persino le suore avevano tra i loro compiti quello di produrre la birra, che in parte era destinata ai malati e ai pellegrini. Anche in Gran Bretagna la birra prodotta dalle massaie veniva messa a disposizione delle feste parrocchiali ed utilizzata per scopi umanitari. In Inghilterra in particolare, la birra divenne bevanda nazionale in quanto l’acqua usata per la sua produzione veniva bollita e quindi sterilizzata.

La birra prodotta prima della  rivoluzione industriale era principalmente fatta e venduta su scala domestica, nonostante già dal settimo secolo d.C. venisse prodotta e messa in vendita da monasteri europei. Durante la rivoluzione industriale, la produzione di birra passò da una dimensione  artigianale ad una prettamente industriale e la manifattura domestica cessò di essere significativa a livello commerciale dalla fine del XIX secolo . Lo sviluppo di densimetri e termoteri cambiò la fabbricazione della birra, permettendo al birraio più controlli sul processo e maggiori nozioni sul risultato finale. Inoltre, sempre nello stesso periodo, furono eseguiti studi specifici sul lievito, che permisero di produrre la birra a bassa fermentazione, di gran lunga la più diffusa nel mondo.

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La Caledonian Brewery, fondata nel 1869, ad Edimburgo.

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L’effetto dell’alcol sui giovani.

L’enzima ADH (alcol deidrogenasi) ha il compito di metabolizzare cioè di assimilare l’alcol nel nostro organismo. Questo enzima sotto i 16 anni non funziona benissimo perciò molti giovani riportano danni più gravi degli adulti soprattutto al cervello e al fegato in caso di abuso. Infatti attraverso analisi ed esami specifici si è osservato che l’alcol riduce l’attività del cervello colpendo soprattutto le emozioni, l’apprendimento e la memoria. Per questo motivo la legge proibisce la vendita e la somministrazione delle bevande alcoliche e vieta di bere alcolici ai minori di 18 anni.

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