LA CORSA ALLA DIGESTIONE by riccardoprestinice - Illustrated by Riccardo Prestinice - Ourboox.com
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LA CORSA ALLA DIGESTIONE

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Artwork: Riccardo Prestinice

  • Joined Sep 2020
  • Published Books 2

LA CORSA ALLA DIGESTIONE

 

Per terminare il processo di digestione, il cibo (o bolo, chilo ecc…), dovrà percorrere una lunga e importate corsa. Ogni capitolo rappresenterà una “tappa” che il nostro piacere alimentare dovrà affrontare. Il traguardo è la parte migliore, perchè si arriva quando tiri lo sciacquone…

Prima di iniziare dobbiamo conoscere la gara che dovremmo attraversare!

 

L’ APPARATO DIGERENTE

L’apparato digerente comprende la porzione del nostro corpo che va dalla bocca fino all’intestino, per terminare con l’apertura anale. La sua funzione è quella di trasformare cibi e bevande in energia e nutrimento per il nostro corpo e di eliminare gli scarti, cioè quelle sostanze che non ci servono.

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CAPITOLO 1

 

LA BOCCA E I DENTI

La bocca è costruita da diverse strutture:

  • le labbra, che consentono al cibo di entrare in bocca
  • le cavità guanciali, ovvero l’ interno delle guance
  • il palato, una struttura costituita da una parte dura e da un’ altra muscolare
  • la lingua, un muscolo mobile e volontario che spinge il cibo nella faringe

la lingua è anche l’ organo con il quale percepiamo il gusto degli alimenti, grazie alle papille gustative, che si dividono in:

  • amaro
  • dolce
  • acido
  • salato

L’ inizio della trasformazione del cibo avviene grazie ai denti ai quali si affida la masticazione

La dentatura completa è composta da 32 denti;

Anche i denti hanno una propria struttura:

  • la parte che fuoriesce dalla gengiva è la corona
  • la parte che non vediamo è la radice la quale alloggia nell’ osso mascellare
  • il bianco che vediamo è la difesa più forte del nostro corpo cioè lo smalto (o come lo definisco io il cemento del nostro corpo) che arriva a uno spessore di 2,5 mm
  • sotto lo smalto troviamo la dentina, una sostanza porosa e inorganica che funge da ammortizzatore della corona
  • la parte ricca di vasi sanguigni e terminazioni nervose è la polpa dentaria

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CAPITOLO 2

 

L’ ESOFAGO E LO STOMACO

Il bolo alimentare viene spinto in una cavità chiamata faringe. Da qui esso viene introdotto nel canale successivo dell’apparato digerente, l’ esofago. L’esofago è un tubo lungo circa 25 cm e largo 2/3 cm; è rivestito da muscoli lisci che eseguono delle contrazioni ritmiche, grazie ai quali il bolo avanza rapidamente verso lo stomaco. Il ruolo dell’ esofago nell’apparato digerente e duplice:

  • consente al bolo di raggiungere lo stomaco
  • impedisce al cibo e ai succhi gastrici dello stomaco degli salire nuovamente verso la bocca

Il bolo raggiunge quindi lo stomaco, un organo a forma di sacco allungato dotato di pareti robuste, costituiti da ben 3 strati di muscolatura. Grazie alle contrazioni di questi muscoli il cibo qui giunto viene continuamente rimescolato. Al di sotto degli strati muscolari a tappezzare la sua cavità interna, lo stomaco, è dotato di una parete con numerose pieghe, chiamata mucosa gastrica, Dove alla base alloggiano le ghiandole gastriche. Le ghiandole gastriche fabbricano il succo gastrico. Il succo gastrico ha lo scopo di digerire il bolo, scomponendo in sostanze più semplici le molecole nutritive contenute negli alimenti. Tutti i meccanismi di rimescolamento e scomposizione subiti nello stomaco dal bolo alimentare trasformano quest’ultimo in una poltiglia densa, liquida e acida chiamata chimo. quest’ultimo è così pronto per raggiungere il successivo tratto dell’apparato digerente, l’intestino.

 

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CAPITOLO 3

 

L’ FEGATO E IL PANCREAS

Il fegato e il pancreas sono due ghiandole molto grandi che hanno il ruolo fondamentale nella fase conclusiva dei processi digestivi. Il fegato è la ghiandola più grossa del nostro corpo ed è situato nel lato destro dell’addome ed è suddiviso in quattro lobi di dimensioni diverse. Le cellule del fegato vengono chiamate epatociti. Durante i processi digestivi, il fegato produce una sostanza liquida giallastra, chiamata bile. Questa ha il compito di emulsionare i grassi, in modo che possono essere attaccati più facilmente dagli enzimi. La bile viene in parte rivestita direttamente nel duodeno e in parte immagazzinata nella cistifellea, un piccolo organo cavo a forma di pera che funge da serbatoio. Il nostro fegato anche altre importanti funzioni:

  • è indispensabile per la coagulazione del sangue
  • trasforma il glucosio in glicogeno a seconda delle necessità del nostro organismo
  • immagazzina il glicogeno
  • funziona da deposito per la vitamine A e D e per i sali minerali
  • demolisce numerose sostanze tossiche e molti farmaci attraverso un processo noto come metabolismo dei farmaci
  • converte la ammoniaca in una sostanza meno tossica l’urea così che possa essere smaltita senza danni per l’organismo.

il pancreas è una ghiandola di forma più o meno triangolare situata nella parte sinistra dell’addome dietro allo stomaco. La maggior parte delle cellule del pancreas svolge un’attività ghiandolare; riversa il suo prodotto, il succo pancreatico, direttamente nell ileo. Questa sostanza contiene enzimi utili allo svolgimento della funzione digestiva. Nel succo pancreatico è presente anche del bicarbonato di sodio che rende il chimo più facilmente attaccabile agli enzimi digestivi.

 

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CAPITOLO 4

 

L’ INTESTINO

L’intestino è una struttura tubolare, lunga circa 8 metri, che rappresenta l’ultimo tratto dell’apparato digerente. È situato nella parte inferiore dell’addome e, trovandosi in uno spazio così ristretto, risulta molto ripiegato. L’intestino si suddivide in due parti:

  • intestino tenue
  • intestino crasso

L’ intestino tenue è il primo tratto, nonché il più lungo: infatti misura circa 6 metri punto è costituito da tre porzioni: il duodeno, il digiuno è l’ileo. Il chimo si trasforma, assume un aspetto ancora più liquido e prende il nome di chilo al suo interno non troveremo mai più i macronutrienti, ma solo i prodotti della digestione, cioè glucosio, altri zuccheri semplici, amminoacidi, glicerolo, acidi grassi e sali minerali. Queste sostanze sono pronte per essere assorbite ed entrare quindi nella circolazione sanguigna.

L’intestino crasso si suddivide in tre porzioni: il cieco, il colon e il retto. Nell’intestino crasso è presente la flora intestinale, cioè l’insieme dei microrganismi, soprattutto batteri, che rappresenta una risorsa indispensabile per il buon funzionamento del nostro organismo.l’intestino crasso, poi, ha l’importante compito di riassorbire l’acqua in eccesso punto le sostanze non riassorbite costituiscono le feci, cioè gli scarti solidi veri e propri, che verranno eliminati transitando dal retto, che termina con un’apertura, detta ano

 

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