L’alcoolismo: “il nostro studio … le nostre riflessioni” by Antonina Rizzo Nervo - Illustrated by Milena, Melania, Giuseppe, Desirée, Sebastiano, Antonino, Gaia, Thomas, Martina, Federico. - Ourboox.com
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L’alcoolismo: “il nostro studio … le nostre riflessioni”

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Artwork: Milena, Melania, Giuseppe, Desirée, Sebastiano, Antonino, Gaia, Thomas, Martina, Federico.

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L’alcoolismo: “il nostro studio … le nostre riflessioni” by Antonina Rizzo Nervo - Illustrated by Milena, Melania, Giuseppe, Desirée, Sebastiano, Antonino, Gaia, Thomas, Martina, Federico. - Ourboox.com

Un po’ di storia

L’alcool è la droga più antica, più diffusa e conosciuta.

La diffusione è legata alla facilità con cui si possono ottenere bevande alcooliche: basta far fermentare sostanze vegetali contenenti amidi o zuccheri.

Dalla fermentazione dell’uva si ottengono: il vino, il brandy, lo champagne, il cognac; da quella del riso: il saké.

Le bevande alcooliche sono strettamente legate alle coltivazioni di un paese.

 

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Che cos’è l’alcool

 

 

L’alcool etilico proviene da una sostanza zuccherina in cui lo zucchero si è trasformato in alcool ad opera di funghi unicellulari microscopici chiamati saccaromiceti.

E’ un liquido incolore, di odore gradevole e di sapore bruciante, presente nella birra, nel vino, in molti aperitivi, nell’acquavite, nei liquori, nei cocktails.

 

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Il vino

 

L’Europa è in testa nella graduatoria mondiale della produzione di vino. Gli altri quattro continenti hanno una produzione inferiore a quella della sola Italia e della sola Francia, i due paesi al mondo che producono più vino.

Il vino non è la sola bevanda alcoolica esistente.

 

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L’alcool e il nostro corpo

L’uso delle bevande alcooliche e superalcoliche costituisce uno dei grandi problemi della salute.

 

L’alcool ingerito viene assorbito come tale, cioè a differenza degli altri alimenti non subisce alcuna trasformazione da parte dei succhi digestivi.

L’alcool arriva subito nello stomaco, nell’intestino, al fegato, al cuore.

Il cuore lo lancia nella grande circolazione, con la quale arriva a tutte le cellule.

Durante il suo passaggio nei polmoni e nei reni l’alcool assorbito viene eliminato in quantità modeste dai polmoni con l’aria espirata e dai reni con l’urina. La parte così eliminata (circa il 10%) permette di eseguire su ogni individuo due  importanti prove: l’alcoltest e l’alcoluria.

 

 

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La parte di alcool non eliminato scompare completamente dal nostro organismo  parecchie ore dopo la sua ingestione.

L’alcool intossica le cellule distruggendole e, preso a digiuno, è più nocivo che ingerito durante un pasto.

L’intossicazione conseguente ad un abuso di bevande alcoliche è chiamata alcoolismo.

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Effetti dell’alcool sull’organismo

L’azione dell’alcool sull’organismo varia secondo la quantità presente nel sangue.

Le manifestazioni esterne dell’alcoolismo,variano a secondo se si tratta di alcoolismo cronico o di ubriachezza acuta provocata dall’assorbimento di un imponente quantità di alcool in poco tempo, mediante bevande fermentate o distillate.

 

Le reazioni all’alcool variano da un individuo all’altro. Si può riscontrare una sensazione di gioia o, al contrario, manifestazioni di tristezza, collera, rabbia, crisi epilettiche, vertigini.

Se la dose è eccessiva si può arrivare addirittura allo stato di coma anche mortale.

 

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L’alcoolismo cronico è provocato dall’ingestione regolare e continua di dosi di alcool superiori a quelle che il nostro organismo può tollerare, senza per questo che si abbia ubriachezza. L’intossicazione avviene in modo lento e progressivo. L’alcolizzato ha le guance e il naso rossi se beve vino o, al contrario, è magro ed emaciato se ingerisce bevande distillate.

 

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L’alcool costa caro all’individuo

 

Tutti gli organi ne sono toccati, ma l’alcool è un veleno soprattutto per il sistema nervoso, costituito da cellule delicatissime, che sono le prime ad essere colpite dalla sua azione tossica. La perdita del senso dell’equilibrio provocata da una sbornia testimonia la rapida azione dell’alcool sul cervelletto. Anche le facoltà intellettuali diminuiscono. L’alcool provoca disturbi motori (tremolii, movimenti sconnessi, epilessia, paralisi), disordini sensitivi (alterazioni degli organi di senso, allucinazioni), e disordini nelle facoltà intellettive (indebolisce la memoria, l’intelligenza, la volontà). L’alcolizzato può anche diventare pazzo.

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L’apparato digerente è molto sensibile all’azione dell’alcool: la parete dello stomaco e dell’intestino è danneggiata tanto più intensamente quanto maggiore è la concentrazione dell’alcool ingerito. I disturbi digestivi vanno dalla gastrite o dall’enterite all’ulcera.

Il fegato di un alcolizzato viene danneggiato facilmente. L’alcool è la causa primaria della cirrosi epatica e della degenerazione grassa del fegato, malattie spesso mortali.

 

L’apparato circolatorio è gravemente danneggiato dall’alcool: le arterie perdono la loro elasticità; il cuore è affaticato e i suoi battiti si fanno più frequenti e più percettibili; le pareti dei vasi, sotto la pressione del sangue, si distendono, formando delle dilatazioni (aneurismi) la cui rottura provoca emorragie interne spesso seguite da paralisi e da morte.

 

 

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L’arteriosclerosi è favorita dall’alcoolismo. L’alcool agisce anche sul sangue, favorendo la formazione di grumi che possono otturare i vasi, interrompendo la corrente sanguigna in una regione del corpo, questo fenomeno è detto embolia (grave quando interessa il cuore e i vasi polmonari).

L’alcool diminuisce anche l’attività dei globuli bianchi, e quindi la resistenza dell’organismo alle malattie infettive.

L’alcool deteriora i polmoni (bronchiti, tubercolosi) e anche il rendimento sportivo si abbassa.

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L’alcool costa caro alla famiglia

Il 50% dei figli di alcolizzati sono a loro volta alcolizzati e, di questi, la metà sono psicopatici.

Dal punto di vista economico l’alcolismo concorre a distruggere una famiglia.

L’alcool costa caro alla società

Gli alcolizzati possono essere dannosi alla società:

per il cattivo esempio che danno;

per i crimini che possono commettere;

per gli incidenti dei quali spesso hanno la responsabilità.

 

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L’alcool e gli incidenti stradali

È possibile, con un esame, dosare la quantità di alcool presente nel sangue cioè l’alcolemia.

 

L’automobilista ingerisce spesso bevande alcooliche, con l’illusione di aumentare la propria resistenza alla fatica e al freddo durante l’inverno, e si sente erroneamente “più sicuro” del solito. L’alcool prolunga, su chi guida, i tempi di reazione, rende impreparato il cervello di fronte al pericolo e provoca uno stato di ottimismo e di noncuranza di fronte agli ostacoli facendoli sembrare tutti facilmente superabili. Durante la guida l’alcool non è un aiuto, ma un nemico subdolo ed estremamente pericoloso.

 

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La lotta contro l’alcoolismo

 

E’ possibile prevenire l’alcoolismo e curare gli alcolizzati, ma occorre molta buona volontà.

 

Per evitare di invogliare le persone ad acquistare e a bere alcool si potrebbe evitare ogni tipo di pubblicità relative alle bevande alcoliche.

 

Si potrebbero promulgare leggi  antialcooliche.

L’alcool è dannoso per l’azione nociva che esercita sulla maggior parte degli organi, ma il danno è accresciuto per l’illusione che crea per il bevitore.

 

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Per esempio l’errata convinzione che l’ingestione di alcool riscaldi è costata la vita a più di una persona costretta a passare la notte al freddo. L’alcool non è un alimento, non è uno stimolante, è soltanto un tossico. Inoltre la quantità di alcool tollerata dal nostro corpo non ha niente a che vedere con il lavoro svolto. Il problema dell’abuso di alcool è fra quelli di cui si discute meno nel nostro paese, eppure, in Italia, il consumo di alcool è tra i più alti del mondo.

 

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