L’APPARATO DIGERENTE by Riccardo Favot - Illustrated by Riccardo Favot - Ourboox.com
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L’APPARATO DIGERENTE

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Artwork: Riccardo Favot

  • Joined Jul 2020
  • Published Books 1

L’apparato digerente ha il compito di introdurre, di digerire ed assorbire i principi nutritivi  contenuti negli alimenti, eliminando i componenti non utilizzabili per il metabolismo, sotto forma di feci.

 

 

E ‘composto da vari elementi tra cui: bocca, esofago, stomaco, intestino (tenue e crasso), fegato e pancreas. 


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Iniziamo da dove il cibo viene introdotto nel nostro organismo, ovvero dalla bocca.

Quest’ultima è composta da diverse strutture: esternamente ci sono le labbra , ai lati le cavità guanciali, in alto il  palato , formato da una parte ossea e da una parte muscolare, e abbiamo infine la lingua e i denti .

La lingua è anche l’organo con il quale percepiamo i sapori. Nella bocca, il cibo viene già sottoposto ad una trasformazione, la masticazione, che viene eseguita usando i denti, che in età infantile sono provvisori, ma col passare del tempo diventano definitivi.

Quest’ultimi in totale sono 32; il dente è inserito nella gengiva , la parte fuoriuscente si chiama Corona , la parte sottostante, invece, è detta radice , alloggiata nell’alveolo dentale .

Ogni dente è formato da più strati.

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Per aiutare ad impastare il cibo entra in azione la saliva, che viene secreta dalle ghiandole salivari. La saliva è composta da enzimi e antibiotici.

Dopo questo processo il cibo diventa una poltiglia è viene definito bolo alimentare.

 

Bisogna mantenere una buona igiene orale, in quanto i denti possono avere: placca, carie e tartaro.

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Proseguiamo parlando dell’esofago e dello stomaco.

Abbiamo visto che attraverso la lingua il bolo alimentare viene inserito nella faringe , dove poi viene spinto nell’esofago.

Quest’ultimo è un tubo lungo circa 25 centimetri e largo 3, ed è rivestito da muscoli lisci che eseguono i cosidetti movimenti peristalici, in modo tale da far avanzare il bolo velocemente verso lo stomaco. 

L’esofago quindi permette al bolo di raggiungere lo stomaco, e poi di impedire ai succhi gastrici di non risalire verso la bocca.

Ma questa seconda funzione è possibile grazie al cardias, una valvola.

Il bolo è arrivato allo stomaco, un organo a forma di sacco allungato che grazie alle contrazioni rimescola continuamente il bolo.

Lo stomaco è formato da 4 unità principali: il fondo, il corpo, l’antro pilorico e il canale pilorico.

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Quest’organo è inoltre dotato di una parete chiamata mucosa gastrica che è caratterizzato da delle pieghe.

Alla base delle “fossette” si aprono le ghiandole gastriche; queste ghiandole secernono il succo gastrico, che ha il compito di digerire il bolo, ed è anche in grado di neutralizzare i batteri e i microrganismi penetrati durante l’ingerimento del cibo.

Affinchè questo succo non digerisca anche lo stomaco stesso, la mucosa produce muco per proteggerlo.

Quando il bolo viene digerito, diventa una poltiglia densa, chiamata chimo.

Il chimo è pronto così per raggiungere l’intestino.

Questo passaggio è regolato da una valvola chiamata piloro.

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Adesso il chimo è arrivato nell’intestino tenue, che ha una forma tubolare, lunga circa 6 metri; è avvolta da una membrana, il peritoneo.

L’intestino tenue è il primo tratto, ovvero il più lungo; è formato da tre parti: il duodeno, il digiuno e l’ileo.

Quando il chimo raggiunge il duodeno è arrivato alla fase finale del digestione, grazie all’azione del succo enterico, che viene prodotto dalle ghiandole intestinali, dal succo pancreatico proveniente dal pancreas, ed infine la bile un liquido prodotto dal fegato, che contiene molti enzimi , ad esempio la lattasi che scompone il lattosio in glucosio e galattosio, oppure ci sono gli enzimi che scindono le proteine ​​in aminoacidi, e così via …

Dopo questo procedimento il chimo diventa più liquido e si trasforma in chilo, che contiene solo: glucosio, zuccheri semplici, aminoacidi, glicerolo, acidi, grassi e sali minerali.

Per il trasferimento di queste sostanze nel sangue entrano in

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azione i villi intestinali, che si trovano nel digiuno e        nell’ileo. Questi elementi sono costituiti da molti capillari che sono responsabili dell’assorbimento delle sostanze necessarie al corpo umano. Adesso nell’intestino c’è materia di scarto che però non lo è del tutto perchè ci troviamo sali minerali e acqua, che s’immetteranno nell’intestino crasso , che si divide in: cieco, colon e retto.

In questo intestino troviamo la flora intestinale.

I sali minerali e l’acqua vengono risucchiati.

Le sostanze non riassorbite costituiscono le feci che vengono transitate dal retto, che termina con un’apertura detta ano.

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Il fegato e il pancreas,

sono due ghiandole molto grandi; le cellule del fegato si chiamano epatociti.

Durante la digestione, il fegato produce la bile, che ha il compito di emulsionare i grassi, in modo tale che gli enzimi li “attacchino” più facilmente. La bile viene “consumata” durante la digestione, ma viene anche conservata nella cistifellea .

Oltre alla produzione della bile, il fegato svolge altre funzioni importanti.

 

Il pancreas produce principalmente il succo pancreatico, che viene immesso nell’ileo.

In questo succo è presente il bicarbonato di sodio che rende il chimo più “attaccabile” dagli enzimi digestivi.

Il pancreas produce anche l’insulina e il glucagone due ormoni importantissimi.

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