L’arrivo di un cucciolo…! by irene gratton - Illustrated by Allevamento Von Jadeahaus - Ourboox.com
This free e-book was created with
Ourboox.com

Create your own amazing e-book!
It's simple and free.

Start now

L’arrivo di un cucciolo…!

by

Artwork: Allevamento Von Jadeahaus

  • Joined Mar 2020
  • Published Books 1

                        INDICE 

_________________________________________________

 

Introduzione 
Lo sviluppo comportamentale del cucciolo
Portiamolo a casa nel momento giusto !!! 
E’ arrivato !!
La prima notte
Come educare il cucciolo a sporcare nel luogo giusto
Come abituare il cucciolo alla solitudine
Impariamo ad uscire con il cucciolo
Il primo comando essenziale: il richiamo
Come giocare con il cucciolo
La socializzazione
Conclusione

2

                  INTRODUZIONE

_________________________________________________

 

Che cucciolo meraviglioso !!!!

 

     Dai mamma, dai papà, è vero che è un impegno e bisogna portarlo fuori spesso, ma in famiglia siamo in tanti e faremo una volta per ciascuno e poi per la pappa ci sono anche le crocchette già pronte !!!!

    Avere un cane non ti sconvolge la vita e, invece, SI e lo fa da subito.

 

     Un cucciolo che arriva a casa non è “un qualcosa” a cui dobbiamo semplicemente dare da mangiare e portare fuori. 

 

 

 

3

     Un cucciolo è un essere vivente che ha bisogno di cure e attenzioni e deve crescere bene sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, deve socializzare con altri cani e con persone sconosciute, imparare delle regole, affrontare le paure e gli stress …..ma deve essere accompagnato per la zampa lungo questo cammino.

 

     Possiamo paragonarlo ad un neonato che arriva a casa e che nel tempo bisogna educare e aiutare a crescere.

 

     Ci si può affidare, ed è consigliato, ad un educatore cinofilo, ma attenzione !

 

     I professionisti cinofili educano i padroni Insegnando loro come educare il cane; tutto il resto è un vostro compito tenendo bene a mente che non è un peluche vivente.

 

 

L'immagine può contenere: cane, erba, spazio all'aperto e natura

4

LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO 

_________________________________________________

 

     Lo sviluppo comportamentale del cucciolo inizia prima del suo arrivo nella nuova casa.

 

     Il cucciolo, infatti, attraverso il rapporto con la madre e i fratelli, ed altri eventuali cani presenti nell’allevamento, “impara a fare il cane”: deve imparare a dosare la forza del morso, a essere rimproverato dalla mamma se tenta di prendere un oggetto che appartiene ad un adulto (come un osso, una pallina o un semplice bastoncino).

 

     Nel mio allevamento questo compito è sempre ed esclusivamente affidato al mio educatore personale a quattro zampe: Diesel …il mio primo Pastore Tedesco con cui ho iniziato la mia avventura di educatrice cinofila e allevatrice nonché mio compagno fedele di giochi e amico.

 

 

5

     Ogni qualvolta che i cuccioli sono diventati abbastanza grandi per poter uscire dalla cassa-parto, chiamo al “lavoro” Diesel che si cala subito nella parte sdraiandosi a terra e facendosi avvicinare dai cuccioli che iniziano a mordicchiarlo, annusarlo ecc.

 

     Ma proseguiamo ora con una breve spiegazione di come si sviluppa un cucciolo dalla nascita fino al momento in cui può essere portato a casa dalla nuova famiglia.

 

     Durante il periodo neonatale, che va dalla nascita all’apertura degli occhi (da 0 a 10/13 giorni circa), il cucciolo interagisce con il mondo esterno solo attraverso dei movimenti riflessi e tende a stare contro tutte le superfici dove trova calore e morbidezza e questo, il più delle volte, è proprio tra le mammelle della mamma assieme ai fratellini e alle sorelline. 

6

     Questo è il periodo più delicato e importante ed io personalmente esigo che in quei giorni nessuno si avvicini alla mamma, se non io personalmente, proprio per non rischiare di causarle stress e paure che potrebbero compromettere il suo equilibrio psicologico.

 

     Un po’ come per noi umani: le mamme che hanno appena partorito non vanno disturbate, devono creare il loro rapporto con i figli e bisogna portare il massimo rispetto per questo momento delicato.

 

     Durante il periodo di transizione, (dai 10 ai 21 giorni circa) il cucciolo comincia a sentire e vedere ed iniziano contemporaneamente le prime esplorazioni dell’ambiente esterno, che altro non è che la cassa-parto, e le prime interazioni con i fratellini e le sorelline e si consolida il legame di attaccamento con la mamma.

7

     Dalla terza settimana inizia il periodo della socializzazione fondamentale per l’equilibrio comportamentale del cane quando diventerà adulto.

 

     E’ di estrema importanza che questo periodo sia gestito nel modo più corretto possibile perché si determinano degli insegnamenti importantissimi: l’inibizione del morso e la gerarchizzazione alimentare.

 

     Molto spesso fra fratellini può succedere che qualcuno stringa troppo la presa e faccia guaire l’altro. La mamma, allarmata, prontamente interviene e nei suoi modi punisce l’azione troppo vivace del figlio che impara a non ripetere l’azione per evitare il rimprovero.

 

     Grazie a questi interventi della mamma nei vari episodi di vivacità i cuccioli acquisiscono l’autocontrollo che in caso non vi fosse potrebbe portare ad iperattività o ad ipersensibilità creando non pochi problemi di convivenza con il proprietario del cucciolo.

8

     Sempre in questa fase i cuccioli imparano un’altra regola fondamentale: non è possibile avere cibo sempre e in modo indiscriminato.

 

     La mamma, ringhiando, fa capire in modo esplicito che i cuccioli non possono avvinarsi al suo pasto o ad un suo oggetto che non ha nessuna intenzione di condividere con loro. Questo è forse uno degli insegnamenti più importanti perché la mancanza può portare a risvolti spiacevoli nel tempo.

 

     Provate a pensare ad un cane adulto che non ha avuto regole gerarchiche…al primo tentativo del padrone di sottrarre un suo oggetto rubato potrebbe avere una reazione potenzialmente pericolosa.

 

 

 

9

     Tutto ciò fa comprendere quanto sia importante che allevatori, ma anche proprietari comprendano l’importanza fondamentale di una corretta gestione del cucciolo sin dai primi istanti dalla sua vita.

 

 

L'immagine può contenere: cane

10

PORTIAMOLO A CASA NEL MOMENTO GIUSTO !!!

_________________________________________________

     Si sa che quando abbiamo scelto un cucciolo non vediamo l’ora di portarlo a casa e nel frattempo ci prepariamo ad accoglierlo e ogni giorno che passa sentiamo sempre di più il desiderio di vederlo correre e scodinzolare nel nostro giardino o tenerlo fra le nostre braccia.

 

     L’abitudine, che spesso hanno molti allevatori, è quella di cedere il cucciolo non appena abbia finito lo svezzamento e cioè intorno al 60° giorno di vita.

 

     Anche i regolamenti ENCI stabiliscono che i cuccioli possono essere ceduti a partire dal compimento del 60° giorno di vita, ma ciò non significa che sia una cosa positiva per il nostro cucciolo.

 

11

     Il distacco così precoce potrebbe pregiudicare tutti gli apprendimenti essenziali per un corretto sviluppo del comportamento del cucciolo.

 

     E’ necessario, anche se il desiderio di averlo è forte, lasciare il tempo ai cuccioli di trascorrere la prima parte della socializzazione nel luogo in cui sono nati assieme alla mamma, ai fratelli e sorelle ed, eventualmente, anche ad altri cani presenti nell’allevamento.

 

     In questo periodo interagiscono tra loro e con la mamma ed è importantissimo che ciò avvenga! Un bravo allevatore, infatti, è quello che garantisce che i cuccioli abbiamo un ambiente sano, stimolante, ricco di suoni che aiutano lo sviluppo neurologico del cucciolo.

12

     La mancanza di queste stimolazioni può addirittura determinare una sindrome da deprivazione sensoriale. L’allevatore si preoccuperà di garantire alla cucciolata un ambiente stimolante, ricco di suoni e figure diversi, in modo da sfruttare la plasticità mentale del piccolo consentendogli maggiori possibilità di adattamento alle diverse situazioni a cui potrebbe andare incontro in futuro.

 

     Pessima idea, quindi, allevare cucciolate in cantine o fienili.

 

 

 

L'immagine può contenere: spazio all'aperto

 

13

                   E’ ARRIVATO !!

_________________________________________________

 

     Quando giunge il momento di portare a casa il cucciolo sarà meglio andare a prenderlo assieme ad un’altra persona perché così facendo durante il trasporto in auto può essere coccolato e tenuto in braccio anziché essere messo nel trasportino da solo.

 

     Questo è molto importante perché potrebbe essere un primo trauma che può far associare al cucciolo il trasportino ad un luogo di sofferenza.

 

     Come vi dicevo nel capitolo precedente le esperienze in questo periodo sono per lui formative e plasmeranno il carattere formando quello che poi sarà il cane da adulto.

 

     Tutte le esperienze in questi giorni dovranno essere positive!!!!!

 

14

     Una volta arrivati a casa vi sconsiglio caldamente di chiamare amici, parenti o vicini di casa per far vedere il vostro cucciolo.

 

     So che la tentazione è forte, siete già innamorati di lei/lui e vorreste farlo vedere al mondo, ma questo è un momento di forte stress per il cucciolo e, quindi, deve stare tranquillo per qualche giorno perché possa adattarsi al nuovo ambiente e con calma ispezionare la casa.

 

      Dal momento in cui il cucciolo entrerà in casa vostra, voi sarete il sostituto della figura primaria di attaccamento…sarete il surrogato della mamma e cercherà costantemente la vostra vicinanza.

 

     Tutti quelli che a cui ho venduto un cucciolo e a cui ho chiesto di farmi sapere come era andato l’arrivo a casa mi hanno detto: “è la mia ombra!!!!”.

 

     Proprio queste parole testimoniano quello che vi ho appena spiegato.

15

     Nelle prime ventiquattro ore evitate in ogni modo di alzare la voce o sgridarlo anche nel caso in cui per disagio o per necessità fisiologica bagnerà o sporcherà il pavimento.

 

 

L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto

16

LA PRIMA NOTTE !!

_________________________________________________

     Consiglio sempre ai nuovi proprietari di venire a prendere il cucciolo fin dal mattino in modo da poter dedicare tutta la giornata all’arrivo a casa e preferibilmente di sabato così si otterrà il doppio beneficio di dedicare due giorni interi all’adattamento in casa.

 

     Nonostante ciò la prima notte sarà per il cucciolo sicuramente un trauma: dopo molte emozioni, nel momento in cui verrà lasciato solo per dormire, cercherà riparo e conforto nel contatto con la mamma e nella vicinanza dei fratellini come era abituato fin dal giorno prima. 

 

     Purtroppo nulla di tutto questo può essere sostituito dalla presenza della mamma, ma sarà sicuramente un valido aiuto trovare nella nuova cuccia un oggetto o una maglietta usata dal nuovo proprietario di cui avrà nel corso della giornata imparato a conoscerne l’odore.

 

     Nonostante tutti gli accorgimenti il cucciolo si troverà ad affrontare solo e smarrito nella sua stanza la quiete della notte e spesso con lamenti strazianti.

 

     Molti di voi, spinti dai migliori propositi e convinti di agire nella maniera più tenera, decidono di portare il cucciolo nella propria camera o addirittura nel proprio letto. Niente di più sbagliato!

Daremo subito un segnale di imperdonabile “debolezza” iniziale a cui seguiranno aspettative di facili concessioni a tutti i suoi desideri, rendendo poi molto più difficile ogni sistema educativo.

 

     Dobbiamo, però, considerare che i suoi lamenti non sono cerco dei capricci ingiustificati ma uno stato di comprensibile stress emotivo. Con pazienza e fermezza bisognerà sforzarsi di alzarsi e ripetutamente andare a confortarlo e rassicurarlo anche quando dopo un paio d’ore ricomincerà a piangere.

 

     Sicuramente nelle prime notti si dovrà ripetere più volte questa operazione che impone un sacrificio, che sarà però poi largamente ricompensato dal legame di fiducia e affetto che verrà instaurato.

 

 

 

Cucciolo Di Golden Retriever, Cucciolo

 

 

 

 

 

17

COME EDUCARE IL CUCCIOLO A SPORCARE NEL LUOGO GIUSTO.

_________________________________________________

 

     Il cucciolo di due mesi   non ha ancora la capacità fisiologica necessaria a controllare il bisogno di evacuare e, dunque, sarà normale che possa sporcare più volte al giorno ed esattamente nel luogo in cui si trova senza, ovviamente, pensare se sia giusto o no.

 

     Per prima cosa sarà molto utile somministrare i pasti sempre alla stessa ora, in modo da regolarizzare di conseguenza anche gli orari dei suoi bisogni che solitamente sono quasi immediatamente successivi alla fine del pasto.

 

     Dieci minuti dopo la fine del pasto occorrerà, quindi, portarlo fuori e non appena sporcherà bisognerà lodarlo come avesse compiuto una cosa importantissima.

 

     Nel caso in cui il cucciolo cominci ad annusare il pavimento girando su se stesso (anche se non ha appena consumato il pasto) è bene prendere il cucciolo e portarlo subito fuori ripetendo gli stessi complimenti se sarà stato in grado di trattenere i bisogni fino all’arrivo nel luogo che abbiamo scelto (il più vicino possibile a casa).

 

     Un altro accorgimento molto utile è anche quello di sfruttare il suo senso di pulizia: difficilmente sporca la sua cuccia, quindi, finito il pasto e con l’aiuto di un recintino lo si può lasciare qualche minuto a riposare per poi portarlo fuori.

 

     Tutti questi interventi devono avere solamente lo scopo di aiutare il cane a comprendere quello che volete da lui cercando, però, di rispettare i suoi ritmi biologici. Non si può pretendere dal cucciolo che impari a non sporcare in casa in poche settimane; un autocontrollo efficiente richiede mesi.

 

     Il principio di base nell’educazione di base del cane, consiste nel premiare i comportamenti positivi e ignorare quelli negativi. In particolare, relativamente a questa regola, deve essere assolutamente rispettata.

 

     La punizione seppur positiva nell’educazione alla pulizia è vivamente sconsigliata poiché può dare adito a fraintendimenti e creare confusione nella mente del cane, generando ansie e prolungando o esacerbando eventuali problematiche.  È, quindi, fondamentale che la prima esperienza sia un’associazione positiva, e cioè che il cucciolo sia premiato e lodato per aver sporcato nel luogo corretto.

 

     Altro fattore molto importante per cui il rimprovero è da evitare in questo periodo educativo è che, per essere compreso, deve essere dato solo nell’esatto istante in cui il cucciolo sta compiendo l’azione sbagliata; il rimprovero dato anche solo un minuto dopo non gli collegare la punizione al comportamento sbagliato.

 

     Di seguito un riassunto utile per un’educazione corretta e soprattutto efficace alla pulizia:

  • Portate il cucciolo fuori almeno ogni due ore quando siete in In vostra assenza confinatelo in una stanza o in un box senza lasciare che possa accedere a tutti gli spazi della casa;
  • Portate il cucciolo a sporcare sempre al risveglio, dopo aver giocato, 15/20 minuti dopo i pasti;
  • Evitare di abituare il cucciolo alla traversina o ai giornali perché necessita poi un contro-condizionamento per educarlo a sporcare nell’erba e questo comporta un doppio sforzo inutile per il proprietario.
  • Premiate sempre con enfasi il cucciolo quando sporca nel luogo corretto magari aggiungendo un bocconcino;
  • Se dovesse sporcare in casa, ignorate e pulite in sua assenza.
  • Non riportate il cucciolo a casa immediatamente dopo i bisogni, continuate l’uscita con una bella passeggiata in modo che non possa associare l’uscita al solo bisogno fisiologico. Questo potrebbe innescare un comportamento controproducente: tenderà a trattenere le urine e a riportarle a casa.
18

COME ABITUARE IL CUCCIOLO ALLA SOLITUDINE.

_________________________________________________

     Una delle principali “paure” di tutti i proprietari di un cucciolo è cosa fare quando dovranno lasciarlo da solo, dentro casa. Questo è anche un aspetto che incide molto sulla scelta di accogliere un amico a quattro zampe, ma esistono diversi modi per risolvere questo problema.

 

     Alcuni animali sia per ragioni di lavoro che per routine quotidiana, possono passare molte ore da soli. Possono arrivare a sentirsi abbandonati, manifestare stress o soffrire di ansia da separazione. Durante il tempo in cui rimangono soli, spesso piangono, abbaiano e possono arrivare a distruggere, mordere o graffiare tutti gli oggetti che hanno a portata di mano.

Il cane è un animale sociale e ha bisogno di essere spesso circondato dai componenti della famiglia o da altri animali.

 

     Dunque, come abituare il vostro cane a stare solo?

1. Abituatelo sin da subito!
Appena arriva a casa vostra, dovrete subito insegnare al cane a stare solo. Si inizia sempre con un breve intervallo (5 /10 minuti) e, un po’ alla volta questo intervallo verrà aumentato a un’ora e poi a poche ore. L’animale si abituerà gradualmente alla vostra assenza e avrà la certezza che dopo la vostra uscita ritornerete da lui.

2. Fategli fare attività fisica !
Un buon consiglio che posso darvi e che ho testato personalmente è quello di alzarvi circa mezz’ora prima e portare a spasso il cucciolo. Fatelo giocare, correre, insomma fatelo un po’ stancare così tornati a casa sarà più probabile che voglia fare un pisolino. L’intento è quello di fargli bruciare tutta l’energia accumulata durante la notte e questo gli consentirà di essere in uno stato di calma e relax.

 

3. Evitiamo di avere fretta

Per abituare il cucciolo sin dall’inizio a stare solo in casa, occorre anche prestare attenzione alle nostre abitudini che andranno modificate per ottenere buoni risultati sin dall’inizio.

Poco prima di assentarvi cercate di non interagire con lui perché se giocate o ci parlate sarà più difficile poi il distacco.

Anche i saluti vanno evitati perché il cucciolo non può sapere che voi ritornerete a casa e, quindi, può intendere che tutte le carezze e i saluti siano un addio. Non è facile, lo so, si vorrebbe coccolarlo, rassicurarlo che stiamo via solo per il tempo di fare la spesa o per lavoro, ma il cucciolo non può comprendere le nostre frasi …. comprende solo il vostro stato di inquietudine e il risultato sarà di rendere inquieto anche lui.

 

4. Lasciate qualche bocconcino e giocattoli

Nel momento in cui uscite di casa, è utile dare qualche biscottino o bocconcino e qualche giocattolo. Così facendo avrà qualcosa da fare e dopo, per digerire bene, si sdraierà per riposare.

 

5. Casa a prova di cucciolo e musica accesa

E’assolutamente indispensabile fare attenzione a non lasciare oggetti potenzialmente pericolosi o di valore, alla portata del cucciolo. Fino a che il cane non è adulto e ormai educato a stare da solo in casa, un cucciolo può decidere in qualunque momento, soprattutto per stress o per noia, di mordere o rompere ( o ancora peggio ingoiare) qualsiasi cosa alla sua portata anche solo per semplice curiosità. Se avete un giardino la recinzione dovrà essere alta e soprattutto finché è piccolo non deve esserci la possibilità per persone esterne di somministrare cibo o carezze dal cancello (consiglio sempre un ombreggiante).
Un aiuto molto valido è anche quello di lasciare accesa la radio su frequenze che emettono musica rilassante. Questo colmerà il silenzio in casa a cui non è abituato.

6. Dedicare un luogo solo a lui …una valida alternativa.

Se temete che il cucciolo possa fare danni in tutta la casa si può anche scegliere di lasciarlo in una stanza che sarà poi sempre quella in vostra assenza. Sconsiglio vivamente la cucina, a meno che non abbiate l’accortezza di togliere ogni fonte di cibo. L’importante è che ci sia sempre la ciotola dell’acqua, la sua cuccia e qualche gioco.

19

IL PRIMO COMANDO ESSENZIALE:

IL RICHIAMO

____________________________________________

     Il richiamo è il vero primo comando importante che va impostato nella giusta maniera senza usare metodi coercitivi È un comando salva-vita, perché usandolo puoi evitare che scappi quando è sciolto. Anche in questo caso potrete tranquillamente iniziare nel salotto di casa o nel vostro giardino senza che ci siano, però, distrazioni.

 

     Lasciate al cucciolo la possibilità di esplorare l’ambiente permettendogli di allontanarsi di qualche metro e chiamatelo usando prima il suo nome e poi il comando “vieni”. È consigliabile piegarsi sulle ginocchia o stare seduti in modo da essere alla sua altezza e attendere per lo meno che inizi a guardarsi intorno. A questo punto potrete chiamarlo con una voce allegra e battendo le mani, premiandolo al suo arrivo con tanti complimenti e un bocconcino che andrà usato solo come premio mai come oggetto per il richiamo.

 

     Il cucciolo alla fine dell’apprendimento di questo comando dovrà arrivare da voi perché sa di prendere un premio e non perché vede un premio da ricevere.
Questo esercizio va ripetuto solamente 2 o 3 volte per sessione per non stancare il cucciolo. Essenziale è non farlo quando siete sicuri che non verrà, ad esempio mentre sta giocando con altri cani. Iniziate in luoghi senza distrazioni chiamando il cucciolo quando siete quasi certi che risponderà positivamente e di dare premio costantemente e molto velocemente.

 

     La ricompensa deve essere immediata perché sia efficace.

     Progressivamente potete iniziare ad inserire delle distrazioni in modo che il cane impari ad obbedirvi in tutte le circostanze e in questo caso un guinzaglio lungo può essere molto utile per allenarvi in sicurezza ricordandovi di non utilizzarlo per tirare il cane verso di voi, ma solo per questioni di sicurezza.

     L’associazione del comando “vieni” deve essere sempre positiva perché il cucciolo abbia sempre fiducia in voi e non deve essere utilizzato decine di volte al giorno perché rischiereste l’assuefazione del comando.

     Una volta conclusa la fase iniziale del training con il rinforzo positivo (la ricompensa in cibo) e consolidato il comando si potrà gradualmente togliere il cibo e sostituirlo con un elogio o una carezza e la ricompensa in cibo darla una volta ogni tanto. Questo viene definito rinforzo variabile o intermittente e mantiene viva l’aspettativa e la motivazione del cucciolo

     Se avrete posto le basi durante l’infanzia lavorando molto sul rinforzo positivo e se non vi scoraggiate se all’inizio non otterrete subito i risultati potete stare sicuri che il vostro cane sarà sempre disposto ad obbedire.

 

Il richiamo in sintesi:
 Iniziate con il cucciolo in casa o in un giardino recintato, chiamandolo allegramente e premiandolo con coccole e bocconcini se vi corre incontro;
 Evitate di ripetere l’esercizio più 2 o 3 volte per sessione;
 Il premio deve essere somministrato costantemente per i primi tempi e per tutte le volte che il cucciolo obbedisce;
 Utilizzate sempre lo stesso termine, nome del cane + vieni
 Utilizzate il guinzaglio lungo aumentando gradualmente le distrazioni, senza tirare il cane per indurlo a venire da voi;
 Evitate il richiamo durante un’attività piacevole perché l’associazione deve essere sempre positiva;
 Se il cane sembra non ascoltarvi non rimproveratelo al suo arrivo, finirebbe per associare il comando alla punizione.
 Non riempite la vita del cane di richiami, ma insegnategli seguirvi passeggiando in silenzio e cambiando spesso percorso.

20

COME GIOCARE CON IL CUCCIOLO

_________________________________________________

     Giocare con il proprio cucciolo è fondamentale dal punto di vista relazionale e potrete così ottenere un ottimo legame con lui.

 

     Se in modo abituale trascorrerete del tempo a divertirvi con il vostro cucciolo otterrete di essere più amati e di conseguenza più ascoltati, ma solo se lo farete nel modo giusto evitando che apprenda comportamenti che potrebbero essere problematici in età adulta.

Il gioco ha fondamentali ruoli:
• Forma il comportamento da adulto
• Migliora la coordinazione motoria
• Aumenta la sua destrezza fisica e mentale
• Dà l’opportunità di esplorare e imparare a risolvere problemi di complessità crescente
• Favorisce le funzioni di apprendimento, divertimento, coesione sociale e adattamento
• Definisce i ruoli e gli status sociali

      Il cane riconosce la vostra superiorità gerarchica e giocare con lui è uno dei momenti che potete sfruttare per confermare il vostro ruolo di guida. Essenziale che ci siano, però, delle regole per evitare di porsi in atteggiamenti che potrebbero minare la vostra credibilità di capobranco.

     Dovrete essere sempre voi a prendere l’iniziativa nel proporre il gioco durante la giornata perché se, viceversa, lasciate a lui l’iniziativa sarà come inviare il messaggio di accettazione della sua superiorità. Allo stesso modo, dovrete essere voi a decidere quando il gioco si deve interrompere. Così facendo sicuramente non ci sarà possibilità che possa non riconoscere la vostra posizione gerarchica. Questa decisione va presa quando il cucciolo è in stato di eccitazione e desideroso di continuare a giocare.

     Questo comportamento è importante sia nel gioco che in qualunque attività quotidiana e dovrete sempre mantenerlo in modo coerente.

     Un cucciolo ha spesso la necessità di esplorare l’ambiente che lo circonda e quasi sempre lo fa masticando! Per questo motivo è importante fornire al cucciolo dei giochi che lo tengano impegnato e che gli permetta di masticare.
In questo modo possiamo evitare che la sua naturale tendenza a morder sia rivolta ad oggetti inappropriati come vestiti, scarpe e mani.

     È molto importante evitare di fare con il cucciolo giochi con le mani e i piedi: farsi mordicchiare da un cucciolo può essere divertente, ma non essendo in grado di capire quando può essere fatto c’è il forte rischio che possa poi farlo con tutti (anche con i bambini) e diventerà poi un’abitudine anche da adulto.
Evitare giochi che mettono a confronto la forza del proprietario con quella del cucciolo. Per esempio il gioco del “tira e molla” che sembra essere un divertente diversivo per molti cuccioli, ma alcuni cuccioli si agitano e si eccitano eccessivamente tanto da diventare troppo aggressivi durante questo gioco.

      Potete insegnare al cucciolo giochi che stimolano le sue naturali attitudini, come ad esempio, nascondere un oggetto e insegnare al cane a trovarlo e a riportarlo al proprietario. Questo gioco è molto utile soprattutto in quelle giornate invernali o piovose in cui si fa fatica a portare fuori il cucciolo a giocare. Lo si può fare con un oggetto ma anche con dei piccoli pezzettini di carne cotta (pollo, tacchino o manzo). Fate annusare al cane i bocconi e stimolatelo! Non deve essere una sessione di addestramento di ricerca in superficie o macerie… Il cucciolo deve giocare e scaricare lo stress. Chiudete il cucciolo in una stanza e nascondete i bocconi in punti nascosti della casa ma facilmente raggiungibili. Ad ogni boccone ritrovato una bella carezza e un… Bravissimo/a!!!
I risultati saranno sorprendenti.!!!

      Anche il riporto è un gioco molto apprezzato dal cucciolo, ma anche dai cani adulti perché sfrutta il suo istinto naturale di inseguire e catturare una preda. Innanzitutto bisogna procurarsi due palline identiche evitando quelle da tennis che purtroppo contengono una fibra sintetica tossica per i cani oltre che poco resistenti e quindi inclini a rompersi con il rischio che il cucciolo possa ingoiarne i pezzi.

     Fate vedere la prima pallina, fatela rimbalzare a terra e incitate il cucciolo, dopo di che lanciatela.

 

     Essendo un cucciolo la sua capacità visiva è limitata, quindi, lanciate la pallina a pochi metri di distanza altrimenti potrebbe perdere interesse all’inseguimento. Molto probabilmente tornerà da voi con la pallina in bocca ed inizierà a mordicchiarla. Lodatelo subito con molte carezze sul tronco e non sottraete la pallina per nessun motivo altrimenti la volta successiva tenderà a stare ad una distanza di sicurezza. A questo punto, fategli vedere la seconda pallina in modo tale che lascerà da solo la prima che tiene con sé e rifate l’esercizio del lancio. Così facendo il cucciolo capirà che non avete nessuna intenzione di “rubare” il suo gioco, ma solo tanta voglia di giocare con lui. Accompagnate sempre il lancio della pallina con il comanda “porta” e non appena lascerà la pallina il comanda “lascia”.
Fate questo gioco per quattro/cinque volte dopodiché interrompete il gioco e mettete vie le palline.

 

     Riproponete il gioco dopo qualche ora o il giorno successivo. Come ogni nuova cosa che proponete al cucciolo, bisogna andare per gradi e senza fretta.

21

LA SOCIALIZZAZIONE.

_________________________________________________

 

     Si parla spesso dell’importanza di “socializzare” il cucciolo: ma forse non tutti hanno esattamente presente cosa si intenda.

 

     Con il termine socializzazione si definisce quel periodo evolutivo di particolare sensibilità e ricettività agli stimoli ambientali. Tutte le esperienze che vive il cucciolo in questa fase, saranno per lui formative ed influenzeranno in modo significativo lo sviluppo psicologico e comportamentale da adulto.

     Il cucciolo deve imparare a conoscere tutto ciò che fa parte dell’ambiente che lo circonda: persone estranee, altri cani, bambini (importantissimi!) ma anche oggetti inanimati che ai suoi occhi possono sembrare pericolosi come le macchine, le biciclette o i motorini che durante le vostre passeggiate passano sfrecciando procurando rumori a volte forti che possono spaventarlo.

     Assolutamente vietato gettare il cucciolo “allo sbaraglio” in una molteplicità di stimoli nuovi.
Non basta, però, prendere il cuccioletto e gettarlo “allo sbaraglio” in mezzo a una marea di stimoli nuovi: anzi, questo potrebbe essere controproducente, specie se per un qualsiasi motivo uno di questi stimoli gli portasse un’esperienza negativa.

     La fiducia agli estranei non è così automatica e va creata con la socializzazione. Dopo i primi giorni in casa in cui il cucciolo si è ambientato potete fare venire a casa vostra un paio di persone; buona cosa se una di queste è un bambino già educato a stare con un cane in casa.

     Se il vostro cucciolo è timoroso e introverso avrà la necessità di molta attenzione da parte vostra e gradualità nella socializzazione se, al contrario, è piuttosto estroverso e sicuro di sé, sarà molto più facile per lui accettare le cose nuove.

      Cercate di rendere le esperienze sempre positive e piacevoli per il piccolo poiché un trauma a quest’età si fisserebbe indelebile nella sua mente compromettendone il normale sviluppo. Se, ad esempio, vi accorgete che il cucciolo ha paura delle auto è un grosso errore portarlo fin da subito in mezzo al traffico poiché ciò aumenterebbe notevolmente l’ansia.

 

     L’ideale è iniziare da strade poco trafficate e portare con sé un giocattolo in modo tale da distrarlo durante il passaggio di una macchina. Otterrete così una graduale desensibilizzazione alla paura e man mano che l’insicurezza diminuisce si possono proporre situazioni più impegnative.

     Evitate di rassicurare il cucciolo spaventato prendendolo in braccio o accarezzandolo ed evitate che si nasconda tra le vostre gambe. Se così facesse spostatevi leggermente così capirà che non c’è nulla da temere. Un consiglio è quello di avvicinarvi all’oggetto o alla persona che lo spaventa e con molta naturalezza dimostrate al cucciolo che non c’è nulla di cui avere paura e aspettate che sia lui ad avvicinarsi spontaneamente in base ai suoi tempi.

     Stessa cosa vale per gli altri cani, ma in questo caso è necessario e vivamente consigliato avvicinare il cucciolo ad un cane adulto, ben equilibrato, già socializzato e che non abbia problemi con i suoi simili.
Normalmente, specie se femmine, i cani adulti riconoscono che si tratta di un cucciolo e, quindi, tendono a essere molto accomodanti con i movimenti bruschi e vivaci.

     Sono perfetti a questo scopo partecipare ai corsi di socializzazione organizzati dagli educatori cinofili, che vi consiglio di frequentare specialmente se non avete la possibilità di far interagire quotidianamente il cane con i suoi simili.

     Come ultima raccomandazione vi consiglio di far interagire il cucciolo in libertà senza il vincolo del guinzaglio. Il guinzaglio è uno strumento di comunicazione e se lo lasciamo lento trasmetterà tranquillità se, al contrario, lo teniamo teso nel momento in cui incontra un suo simile o un oggetto inviamo un segnale di ansia o pericolo.

22

CONCLUSIONE…

_________________________________________________

 

     Ho scritto questo e-book con l’intento di aiutarvi ad affrontare nel modo giusto i problemi che frequentemente i proprietari dei cuccioli riscontrano nella gestione dei primi mesi.

 

     Raccomando, però, in caso di difficoltà di rivolgersi ad un professionista. Un buon educatore cinofilo sarà in grado di indicarvi i primi passi.

      Stessa cosa vale anche nel caso in cui vi rendiate conto voi stessi o vi viene segnalato dall’educatore cinofilo che il cane ha delle particolari patologie comportamentali.

 

      In questo caso è molto utile contattare un veterinario comportamentista.

      Concludo augurandovi un buon lavoro con il vostro cucciolo che sicuramente diventerà parte integrante della vostra famiglia e colui che saprà sicuramente riempire le vostre giornate di soddisfazioni e gratificazioni.

23
This free e-book was created with
Ourboox.com

Create your own amazing e-book!
It's simple and free.

Start now

Ad Remove Ads [X]
Skip to content