Maria Teresa di Calcutta by anna - Illustrated by Francesca Casagrande, Anna Conte, Dunja Dabic - Ourboox.com
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Maria Teresa di Calcutta

by

Artwork: Francesca Casagrande, Anna Conte, Dunja Dabic

  • Joined Mar 2020
  • Published Books 1

Maria Teresa di Calcutta

LA SUA VITA

Anjeze Gonxhe Bojaxhiu nacque il 26 agosto 1910 a Skopje, in Macedonia da una famiglia benestante albanese, Profondamente Legata alla fede cristiana. 

A 8 anni perse il padre e la sua famiglia si ritrovo in difficolta economiche.Dai 10: ai 24 anni partecipo alle Attività della Parrocchia della sua città e fu qui che per la prima volta, attraverso le lettere inviate Dai missionari dal Bengala, conobbe l’ India.

Nel 1928 entra venire Aspirante Nelle Suore di Loreto . Dopo Aver Iniziato un studiare l’inglese, riceve il velo di postulante (= supplicante) e l’anno successivo raggiunge l’India. Nel 1931 Prese i VOTI temporanei e si fece chiamare Maria Teresa . Nel 1937 Prese i VOTI perpetui (= facoltà di prolungarsi o di rimanere in eterno) e divenne Madre Teresa di Calcutta .

Nel 1946 Calcutta fu colpita da alcuni scontri politici e sociali. La religiosa fu costretta ad uscire dal collegio, e fu allora che ebbe “la chiamata”. La sera del 10 settembre era in treno per recarsi a Darjeeling, e venne a contatto con le condizioni di povertà più estreme. Dopo diverse insistenze, nel 1948 Madre Teresa di Calcutta ottenne l’autorizzazione dal Vaticano per andare a vivere da sola nella periferia della metropoli.

 

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Abbandona il velo nero delle Suore di Loreto e si reco a Calcutta . Qui inizio ad insegnare e prendersi cura dei bambini poveri della zona. 

Nel 1950 la religiosa fondò la congregazione delle Missionarie della carità . L’obiettivo di questo ordine era quello di prendersi cura delle persone più povere, degli emarginati dalla società e dagli ospedali in poco tempo numerose persone offrirono il loro aiuto per soccorrere il coloro i quali facevano parte della “ casta degli intoccabili “, la più povera dell’India. 

Nel 1958 Madre Teresa di Calcutta apri un centro per i malati di lebbra (= La lebbra o Malattia di Hansen e Una Malattia infettiva e Cronica , causata da un batterio Che Colpisce la pelle ei nervi periferici in vari modi e gradi) un Tigarah . Nel 1965 Papa Paolo VI concesse alle Missionarie della Carità la possibilità  di prestare servizio ai poveri anche fuori dai confini Indiani.

Calcutta:

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Congregazione delle Missionarie della carità:

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Nel 1979 ottenne il Premio Nobel per la pace. In quell’occasione rifiutò il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori e chiese che i 6000 dollari fossero spesi per aiutare i poveri di Calcutta, dichiarando che “le ricompense terrene sono importanti solo se utilizzate per aiutare i bisognosi del mondo“..

Gli ultimi anni della sua vita furono segnati dalla malattia. Dapprima l’artrite reumatoide, poi alcuni problemi cardiaci le causarono un infarto nel 1989. Nel 1991 contrasse la polmonite, nel 1993 si ammalò di malaria. Nel 1996 Madre Teresa si ruppe la clavicola e abbandonò definitivamente le Missionarie della carità l’anno successivo. Il 5 settembre 1997 morì a Calcutta all’età di 87 anni. Nella sua tomba a Calcutta, è stata incisa una frase del Vangelo di Giovanni: “Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi”.

Premio Nobel per la Pace:

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Tomba di Maria Teresa di Calcutta:

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FRASI, Citazioni PIÙ Importanti

Lei ha davvero moltissime citazioni importanti, ma quelle che ci hanno colpito di più sono:

  • La pace comincia  con un sorriso;

  • Non accontentiamoci di dare solo del denaro. Il denaro non è sufficiente. Vorrei che ci fossero più persone ad offrire le loro mani per servire ed i loro cuori per amare;

  • La felicita è un percorso, non una destinazione;

  • Non e tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare;

  • Sappiamo che, se vogliamo veramente amare, dobbiamo imparare a perdonare;

  • Non tutti possiamo fare cose grandi, ma possiamo fare piccole cose con grande amore;

  • Le parole gentili possono essere brevi e facili da pronunciare, ma il loro eco è infinito;

  • Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso;

  • Le cicatrici sono il segno che è stata dura. Il sorriso è il segno che ce l’hai fatta.

 

 

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COMMENTO PERSONALE SUL PERSONAGGIO Scelto

Francesca

Io sinceramente, prima di fare questa ricerca, conoscevo poco la sua vita, e adesso che l’ho scoperta, credo che sia una delle pochissime persone che si sacrificherebbe così tanto per degli sconosciuti, ma per fortuna, esistono, così altruiste e gentili, con un’immensa forza di volontà. Trovo che il premio Nobel, sia stato dato alla persona giusta, infatti, non è facile abbandonare il benessere per conoscere la povertà assoluta.

Anna

Questo personaggio, leggendo la sua biografia mi ha dato molta forza e mi ha fatto soprattutto fatto riflettere attraverso le sue parole e azioni. Mi ha fatto capire che bisogna aiutare sempre tutti anche nonostante le difficoltà e le paure. 

Dunja

questa persona mi ha affascinata perché è stata molto coraggiosa nell’attraversare la povertà, lasciando il benessere.

 

MOTIVI CHE CI HANNO FATTO SCEGLIERE QUESTO PERSONAGGIO

Il motivo per cui abbiamo scelto questa persona è perchè, circa un mese fa, durante la lezione di geografia, la professoressa ci ha accennato le persone che hanno vinto il premio nobel per la pace, e quando ha parlato appunto di Maria Teresa di Calcutta, ci  ha colpito molto e sapevamo già di voler approfondire lei. 

 

 

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