CAPITOLO 1 

Un tragico martedì, un bambino di nome Stefano, soprannominato “Stefanino lo Spaccaristoranti”, a Castiglioncello, dove trascorre le vacanze estive, buttò il pallone di sotto dalla terrazza dove giocava a calcio con i suoi amici. Lui dovette andarla a riprendere. Lui quando arrivò nel vialetto dove era cascata la palla, la prese e disse:<Ragazzi, ohi, ora vi lancio ‘sta palla, preparatevi!>. Invece di tirarla in terrazza, la tirò all’interno del ristorante, che si trovava di fronte a lui.      La palla entrò dentro l’osteria, così spaccò la lampada esterna, tre piatti pieni di roba e rovesciò alcuni vassoi. Stefanino se ne andò a gambe levate, dicendo:<Scusaaaaaaaaaa, scusaaaaaaa, non è colpa mia!> Scappò via come se avesse un palo ficcato in c**o. Lui quando tornò su in terrazza, con i suoi amici, tutti gli dicevano:<brutto brodo, tu sei rincoglionico comu un ca**o!>.